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mercoledì 2 settembre 2009

Mentre leggo... (Vita e letteratura II)

Piccola e nuova rubrica.
Ci metterò ancora un po' prima di finire l'intero volume e quindi parlarvene con la dovuta esattezza. Per ora vi riporto frasi e periodi sottolineati.

"Lo scrittore, e questa è la sua diversità e il suo continuo rischio, è tremendaente esposto alla vita. Lo scrittore raramente si distrae: si versa da bere e si accende una sigaretta, gode presumibilmente di tutti i piaceri della tavola e della conversazione, ma sempre con la sensazione di essere continuamente sollecitato e dominato. Il gusto e il movimento, il suono di qualche cosa, una parola udita qui, un gesto colto là, un uomo che entra, una donna che esce, i rossi, i blu e le ombre che lo circondano, richiedono la sua attenzione e suscitano la sua curiosità. [...] La vita viene sottoposta a migliaia di di prove ed esercizi. Viene tenuta a freno, viene uccisa. Viene mischiata a questo, addensata con quello, contrastata con quest'altro. Ad un certo punto deve lasciare la compagnia e deve ritirarsi, da solo, in quella stanza misteriosa, dove il suo corpo rimane come irriggidito e immobilizzato da processi che, per quanto eludano il critico, mantengono per lui un fascino così profondo." Virginia Woolf

Citazione usata nel corso di un'intervista (o conversazione?) tra Laura Lepri e Lidia Ravera contenuta in:
I quaderni di Panta. La scrittura creativa raccontata dagli scrittori che la insegnano - A cura di Laura Lepri, Bompiani

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