Ciò che mi stupisce di più non è l'ignoranza musicale di Simona Ventura. Per quanto abbia condotto un programma musicale che vanta l'arduo proposito di rinnovare la musica italiana, non è obbligata a conoscere i Muse.
Il fatto è grave perchè in uno studio intero, con responsabili, giornalisti, addetti, registi, nessuno si è accorto del tiro mancino della band.
Quante persone lavoreranno in quello studio? Almeno una cinquantina? Possibile che nessuno abbia mai visto un video, un concerto, o almeno una fotografia della band?
Insomma, li ospitate nel vostro programma, che diamine.
Per chi non lo sapesse, I Muse, ospiti a Quelli che il calcio, per criticare e sabotare la scelta del playback hanno giocato al classico scambio di ruoli. Ed alla fine Simona Ventura è rimasta a chiacchierare con Dominic James Howard, batterista della band, credendo di parlare con Matthew Bellamy vero frontman del gruppo.
A differenza di quanto leggo in alcuni stati su Facebook non credo sia uno scandalo.
Gli scandali credo siano altri. Ma torno a dire che la televisione è diventata un gioco. Ho seri dubbi sul fatto che lo sia sempre stata. E' triste pensare che nemmeno ad un certo livello di professionalità si vada ad aprire una pagina web per controllare un paio di nomi.
A proposito di scene divertenti, chi ricorda quella puntata del Festivalbar in cui Daniele Silvestri "svelò" il playback facendo cantare al suo chitarrista la prima strofa del brano Gino e L'alfetta?
Il video è qui.
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