ATTENZIONE

QUESTO BLOG È UN ARCHIVIO CHE RACCOGLIE I POST ANTERIORI AL 2014. IL NUOVO BLOG LO TROVATE QUI.

lunedì 31 gennaio 2011

Volevamo essere Maradona



Vi interessa Maradona, il calcio e Napoli? Cercate un libricino da regalare o da leggere in metropolitana? Comprate Volevamo essere Maradona di Rosario Cuomo edito da Edizioni Cento Autori. Di queste piccole edizioni ne ho scritto già qui.

Con Il Levante abbiamo fatto un'intervista a Rosario Cuomo. Ci ha dato delle belle risposte intelligenti. Potete leggerle qui.

Catene alimentari tecnologiche


- Deve essere stato un inferno - ci dice un'amica quando scopre che siamo andati all'Ikea a comprare un letto di sabato pomeriggio. Le ho detto che nulla può spaventarmi, dopo aver vissuto quel primo giorno di saldi, un anno fa, in quel gigantesco centro commerciale.

In realtà non c'era molta gente.

Il vero nodo della storia è però questo: arrivati all'uscita, dove per ritirare i pacchi giganteschi che compongono un letto Ikea devi rivolgerti al personale, e sia io che l'amico che ho accompagnato a comprare il letto per la sua nuova casa apparteniamo a quel tipo di cliente che farebbe di tutto per non rivolgersi al personale, decidiamo di usare i computer per identificare il numero di serie degli oggetti in questione. Ci mettiamo di fronte allo schermo, dotato di una piccola tastiera e ci mettiamo alla ricerca del mouse. Non lo troviamo. Non c'è, nè a destra nè a sinistra, nè dietro. Il mouse non c'è. Disperati diamo un paio di botte sulla tastiera nera.
Come mi piacerebbe farvi sentire il tono della ragazzina di non più di sette anni che ci ha detto, dal basso della sua statura, ma dall'altezza della sua conoscenza tecnica:
- E' taaaaaaaaaaaaaccescriiiinnnnnnnnn.

Dopo abbiamo dovuto spiegarlo ad un uomo sulla cinquantina che aveva il nostro stesso problema. E gli abbiamo anche detto che a noi lo aveva spiegato una bambina alta così. E forse lui si è sentito molto, molto più vecchio di quanto avrebbe dovuto.

giovedì 27 gennaio 2011

Santi

Nel numero del 23 gennaio di Domenica de Il sole 24 ore ci sono tre pagine interessanti che trattano, con commenti anche piuttosto intelligenti, del processo di canonizzazione letteraria di David Foster Wallace e Roberto Bolano.

L'articolo di Stefano Salis, Meteore e santi nel paradiso degli scrittori, offre diversi spunti interessanti.

Viviamo in un'epoca in cui non si concede il lusso del tempo a nessuno. Agli autori vivi, come ai morti. La critica letteraria dei giornali (in Italia ci sono casi lampanti) ha introdotto tra i criteri di giudizio qualcosa tra il tifo calcistico e le classifiche dei dj.


martedì 25 gennaio 2011

domenica 23 gennaio 2011

Errata Corrige

Sul Venerdì di questa settimana, p. 117:

Ora «The Wire» amata da Obama smaschera i giornalisti

[...]riparte la quinta stagione della serie, in cui ritroveremo i due protagonisti, i poliziotti McNulty (Dominic West) e Cedric Daniels (Lance Riddick) impegnati ad indagare sui rapporti tra stampa e criminalità, mettendo a nudo la corruzione nel mondo dei media.

L'articolo è firmato e.m.
Invito e.m a vedere una qualche puntata dei telefilm che gli chiedono di recensire.
Così che la serie più bella che sia mai stata scritta e girata non sembri una scemenza.

lunedì 17 gennaio 2011

Una bella raccolta II



Da spazio azzurro, il forum sul sito Il popolo della libertà:

da: FAREI UN TEST A TUTTI I SINISTRATI PER VEDERE QUANTI DI LORO RIESCONO A INDOVINARE L'ETà DELLE GIOVANI DI OGGI.E POI A QUEL"SE FOSSE TUA FIGLIA?"DIREI COLPA MIA E SUA SE FA LA ES (escort n.d.r)

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da: ALESSANDRO

COLPO DI STATO questa è la parola adatta per rappresentare quello che stanno facendo i PM di milano. Ora basta Forza PRESIDENTE non mollare

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da: LASTORIA

MITTERANT AVEVA UNA FIGLIA SEGRETA I FRATELLI KENNEDY ALTERNATIVAMENTE SE LA SPASSAVANO CON LA MONROE CLINTON E' STORIA RECENTE E NOI VECCHI IPOCRITI PURITANI

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da: Alkampfer

Berlusconi è stato operato di tumore alla prostata. E' menomato dall'operazione estremamente invasiva massacrante e barbara. Gli piacciono le donne,allora?

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Da Muro Parlante, su Silvio Berlusconi fans Club.

Da Bartolomeo di Monaco

Qui si fa l'Italia o si muore.

[...]Berlusconi vada fino in fondo. E se si accorgerà di non farcela da solo, chiami noi in suo aiuto. Nessuno lo lascerà in balia degli avversari né dei cattivi consiglieri, che magari in queste ore gli stanno suggerendo la ritirata, come tentò di fare Bixio a Calatafimi.

Vade retro Letta, e stia attento, costui, a non cadere nelle lusinghe di un Napolitano che subito si è precipitato – visto il vento favorevole – a consigliare un governo tecnico guidato proprio da Gianni Letta. Non credo che Letta avrà il coraggio di un tradimento così eclatante e offensivo per milioni di elettori. Ma il sospetto c’è, e potrebbe essere proprio Letta il lato debole della difesa e Napolitano lo sa molto bene.
[...]

-.-.-.-

Da Marco Angioletti

Veniamo al sodo

E poi scusate, è cosi grave che il Cav. faccia quello che normalmente fanno tutti gli uomini, magari più spesso, o non è forse più grave che dei terroristi pluriomicidi siano liberi e con le palle al sole, alla faccia nostra e dei parenti delle vittime, con il plauso dei sinistri resistenti? O che dei criminali vengano scarcerati per le inefficienze della giustizia? E' forse migliore l'editore di Repubblica, tal De Benedetti, che agli arresti ci è finito davvero per vicende di tangenti, e nonostante questo i suoi tirapiedi vanno avanti col fango sul Cav che, per inciso, di condanne non ne ha mai ricevute? Non sono forse più gravi i saccheggi alle casse pubbliche che hanno creato voragini nei bilanci di molte regioni del sud, naturalmente senza che qualcuno pagasse? E cosa dire di una città, Napoli, perennemente assediata dalla monnezza che occorre l'esercito per ristabilire un minimo di decenza?

-.-.-.-

Da Funni

Sono stata proprio stupida

MI MANGEREI LE MANI PER AVER DATO ALCUNI ANNI FA IL VOTO A FINI, CHE OLTRE A TRADIRE IL GRANDE SILVIO, HA TRADITO TUTTI COLORO CHE GLI HANNO PERMESSO DI ARRIVARE DOV'E', DALLA MUSSOLINI A TUTTI I COMPONENTI DI A.N., ED ORA LO SENTO DIFENDERE LA MAGISTRATURA!!! PER FORZA, LUI E' STATO AMPIAMENTE GRAZIATO E' FORSE PER QUESTO CHE DIFENDE A SPADA TRATTA QUESTI GIUDICI VENDUTI!!! SONO FURIBONDA E MI AUGURO CHE CI SIANO TANTE PERSONE CHE LA PENSANO COME ME. IO SONO STANCA DI VIVERE CONTORNATA DA COMUNISTI CHE SANNO SOLO ROVINARE L'ITALIA, MANGIARE I SOLDI DEL POPOLO E PASSARE SEMPRE IMPUNITI, ANZI DA BRAVE PERSONE!! FANNO COSE ASSURDE E DOBBIAMO STARE TUTTI ZITTI, NON SI PUO DIRE NULLA.
MI AUGURO CHE QUESTA SIA VERAMENTE LA BATTAGLIA FINALE DEL DIAVOLO E CHE SIANO PROPRIO GLI ULTIMI COLPI DI CODA, MA HO PAURA CHE SARA' MOLTO DURA, MA CE LA FAREMO.

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Da Sofia

Silvio trattali come meritano

Fossi in te mi farei una cultura su tutte le malattie rare esistenti. Il giorno fissato per l'udienza è il ...? Oh...oh.., mi spiace tanto non poter intervenire a questo gioioso appuntamento, ho la peronospera, ho la sindrome di Gandus, ho una malaria infettiva al 100%, ho un attacco di Dipietrite acuta, ho una reazione allergica agli acari dei troppi polverosi manoscritti dalla Bocassini, ho una consultite infettiva...
E fu così che i troppi fascicoli relativi il Premier sotterrarono i loro stessi redattori...o cospiratori.





venerdì 14 gennaio 2011

Scoprire verità, che magari già avevi inuito, ma se te lo dice qualcun altro è meglio

Nella sostanza, quelli che si occupano di televisione si occupano di cose che non amano per davvero - se ne stanno lì e anche se sono a due metri non le guardano, non gli interessa. Perché scrivono cose che loro stessi non guarderebbero, e non guardano quando vanno a casa e accendono il televisore. E' un problema serio: cosa può funzionare veramente, cosa può essere bello veramente, se fatto da persone che se dovessero scegliere non farebbero quello che fanno, e quando possono scegliere - quando sono spettatori - non scelgono quello che fanno?

Una buona spiegazione per quello che ho visto stasera su Rai3 in prima serata, in una fiction che dovrebbe raccontare, tra le altre cose, Napoli. Ne avevo già parlato maluccio, ma per correttezza ho dovuto guardare la prima puntata de La Nuova Squadra.

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Francesco Piccolo - L'Italia Spensierata, Laterza

giovedì 13 gennaio 2011

Se c'è una cosa che mi piace

Quando scegli il disco giusto, ci sono buone probabilità che una traversata in metropolitana diventi un viaggio piacevole. Succede anche il contrario eh, che una passeggiata piacevole con la musica sbagliata diventi un inferno.

Se c'è una cosa che mi piace è quando scelgo la musica giusta.
Il disco che vi sto per consigliare, esce il 21 gennaio, però potete già acquistarlo su Itunes.

Il mio barbiere, Elia, sta a Bagnoli. Per chi legge questo blog e non è di Napoli, Bagnoli non è così lontana da Fuorigrotta (il quartiere in cui abito), ci si può andare anche a piedi. Ma la metropolitana è maledettamente lenta, perché Napoli è l'unica città in cui un'importante linea della metropolitana utilizza i binari delle ferrovie dello stato, o forse non è l'unica città al mondo, e condivide questo magico assetto dei trasporti pubblici con una qualche città vietnamita, da cui - statistiche alla mano - non proviene nessun lettore di questo blog.

Il viaggio in metropolitana verso Bagnoli, si proprio quello che ho definito traversata, dovrebbe durare dieci minuti. Tre fermate.
Ma quella volta al mese che vado dal mio barbiere, che nessuno potrà mai convincermi a tradire perché ci vado da vent'anni, e se tenete in considerazione che ne ho ventiquattro ora potete facilmente capire perché, la metropolitana mi porta a destinazione in non meno di venti - venticinque minuti. Fosse per me li lascerei crescere all'infinito, ma nessuno è tanto audace da voler scoprire veramente questo cosa significhi. Neppure io, a dire la verità.

Il disco dovevo ascoltarlo, perché dovevo scriverne in un articolo. Quindi sono stato anche un po' fortunato. Se non vi fidate del mio gusto musicale, fidatevi almeno della mia buona fede: non tutta la musica che ascolto viene consigliata qui sul blog. Ascolto tantissima musica, così come leggo tantissime cose, che qui non consiglio. Il disco è dei Foja e si intitola 'Na Storia Nova.

Perfetto, per il finestrino macchiato della metrapolitana, per il tramonto sull'acciaio della Bagnoli industriale, per il grigio dei muri, per le luci del quartiere che cominciano ad accendersi.
Sarà che ultimamente sto scrivendo della mia città, sarà che forse sono alla ricerche di colonne sonore adatte alle mie strade, chi può dirlo.
Sarà che forse chi riesce a raccontare questo posto in cui viviamo merita di essere ascoltato. E forse merita qualcosa di più, almeno un pizzico di fortuna.

mercoledì 12 gennaio 2011

Maradona?



Non avevo ancora visto il film su Maradona di Emir Kusturica. L'ho visto ieri.

Il film-documentario mi è piaciuto, anche perché Kusturica è chiaramente un essere umano unico, che con la sua risata satanica (la stessa risata che hanno quei corpulenti insegnanti di educazione fisica con la barba lunga e grigia) ti obbliga a chiederti costantemente cosa gli passi per la testa.

E' tremendamente interessante come abbia deciso di far camminare il documentario, i passi paralleli della sua produzione artistica e la la vita geniale di Maradona. Come se fosse un fatto privato, come se fosse una questione personale: e lo è, lo è per tutti i fan di qualsiasi artista/genio sportivo, lo è soprattutto per i fedeli di Maradona.

Ora, la domanda che mi pongo da ieri è questa: partendo dal presupposto che Maradona è il più grande giocatore del giuco del calcio mai esistito, quanto della sua grandezza dipende da ciò che ha fatto fuori dal campo?

Messi - anche se non ha ancora vinto un mondiale - potenzialmente può diventare addirittura più grande. Può giocare per quindici anni, forse di più, se non allo stesso livello di Maradona, ad un livello molto molto simile. Ma Messi non sarà mai Maradona. E non lo sarà mai perché (almeno è questo quello che sembra) non è attratto da sostanze proibite, non dice parolacce e non è mosso da sentimenti rivoluzionari.
Del resto anche Kubrick rimase scottato per tutta la vita dalla figura di Napoleone, perché era grande, ma perse molto ed in poco tempo.

E allora la risposta che mi sono dato è che Maradona resterà per sempre il più grande. Lo sarà per sempre, proprio perché ad un certo punto, fuori dal campo, non lo è stato più. Insomma, si vola in alto, così in alto che se guardi giù ti viene voglia di iniziare a pregare, e poi si cade.

Detto questo, se Messi viene a giocare a Napoli, anche se non inizia a drogarsi e a dire parolacce, lo accettiamo volentieri.

lunedì 10 gennaio 2011

L'ho cominciato


Non so quanto ci vorrà, ma ho cominciato Infinite Jest.
Ho letto le prime cento pagine, e come sospettavo, il mito di questo enorme capolavoro, così tanto capolavoro da essere impossibile da leggere, è appunto solo un mito.

Prima di tutto, conosco ben due persone che l'hanno letto tutto, note comprese, e poi, sinceramente, le prime cento pagine de La scopa del sistema sono davvero molto più complicate. Per non parlare di Brevi interviste con uomini schifosi.

Vi aggiorno, comunque.
Mi dispiace che sia rimasto solo questo.
Ho l'impressione che queste 1200 pagine scivoleranno via più velocemente del previsto.

domenica 9 gennaio 2011

la vita agra



Luciano Bianciardi è un autore dimenticato.
L'opera è stata rivalutata, nei limiti del possibile ovviamente, da ISBN, ExCogita (la casa editrice di sua figlia Luciana Bianciardi) ed ovviamente da Bompiani che continua a stampare edizioni del suo romanzo più noto: La vita agra.
Si deve anche ammettere l'impegno di Francesco Bianconi dei Baustelle che in ogni intervista ribadisce l'amore per l'opera di Bianciardi, sua grande ispirazione, dice.

Eppure i numeri di vendita dell'epoca de La vita agra parlano di un successone, è inspiegabile la scomparsa del titolo dalla memoria, almeno quella popolare, senza tirare in ballo critici e dottori della letteratura. Comunque, se vi interessa la figura dell'autore c'è un libro di Pino Corrias, edito da Baldini&Castoldi che si intitola Vita agra di un anarchico, che io non ho letto, ma che pare renda giustizia all'autore dimenticato.

Cos'è La vita agra?

E' un romanzo che si muove su una sottile linea, da un lato c'è la narrativa e dall'altro l'autobiografia. Niente di nuovo, sarebbe il caso di dire se fosse uscito oggi. Ma il libro è dei primi anni '60. Per chi avesse difficoltà a ricordare quanti anni sono passati (spesso anche io non mi rendo conto degli enormi blocchi di anni che mi separano da alcuni libri che leggo), ci sono io: cinquanta. Il protagonista, che a tutti gli effetti sembra essere Bianciardi - ovviamente depurato, ma ovviamente è lui, ma non è proprio lui, proprio in virtù di quei meccanismi letterari che permettono ad uno scrittore di mettere il proprio io in mano al lettore senza perdere il diritto di proprietà sulla propria anima - si trasferisce dalla provincia alla Milano del boom economico con intenti rivoluzionari. Sarà totalmente assorbito, però, anche per colpa del suo lavoro di traduttore integrato (Bianciardi lavorò come traduttore per i due Tropici di Miller, tra le altre cose), dalla vita, agra appunto, fatta di bollette, detrattori, problemi di salute, ansie, alienazioni e turbe dell'epoca moderna.

Incontra Anna, donna emancipata ed ironica, tratteggiata in maniera così delicata che mi piacerebbe averla incontrata. Porteranno avanti una vita in due, spesso isolata, ma complice nella tenerezza.

E invece ora sembra che tutti ci credano, a quest'altro miracolo balordo: quelli che lo dicono già compiuto e anche gli altri, quelli che affermano non è vero, ma lasciate fare a noi e il miracolo ve lo montiamo sul serio, noi.
E' aumentata la produzione lorda e netta, il reddito nazionale cumulativo e pro capite, l'occupazione assoluta e relativa, il numero delle auto in circolazione e degli elettrodomestici in funzione, la tariffa delle ragazze squillo, la paga oraria, il biglietto del tram e il totale dei circolanti su detto mezzo, il consumo del pollame, il tasso di sconto, l'età media, la statura media, la valetudinarietà media, la produttività media e la media oraria del giro d'Italia.
Tutto quello che c'è di medio è aumentato, dicono contenti. [...]
Faranno insorgere bisogni mai sentiti prima. Chi non ha l'automobile l'avrà, e poi ne daremo due per famiglia, e poi una a testa, daremo anche un televisore a ciasciuno, due televisori, due frigoriferi, due lavatrice automatiche, tre apparecchi radio, il rasoio elettrico, la bilancina da bagno, l'asciugacapelli, il bidet e l'acqua calda.

Viene voglia di scappare. Perchè in questi cinquant'anni questa sorta di profezia, di lungimiranza che dai più superficiali veniva liquidata con l'accusa di mantenere una posizione retrograda, oggi è completamente realizzata. Quanto ad oggi non c'è soluzione, siamo completamente immersi. Ed anche il più deciso, l'uomo anti-moderno per eccellenza, non può fare a meno di sguazzare in questa gigantesca piscina. Oggi riscaldata e con le bollicine. Si può fuggire, certo. Ma dove?

Io mi oppongo.

Quassù io ero venuto non per far crescere le medie e i bisogni, ma per distruggere il torracchione di vetro e cemento, con tutte le umane relazioni che ci stanno dentro. Mi ci aveva mandato Tacconi Otello [...] E se ora ritorno al mio paese, e ci incontro Tacconi Otello, che cosa gli dico? Sono certo che nemmeno stavolta lui dirà niente, ma quel che gli leggerò negli occhi lo so fin da ora. E io che cosa posso rispondergli? Posso dirgli, guarda, Tacconi, lassù mi hanno ridotto che a fatica mi difendo, lassù se caschi per terra nessuno ti raccatta [...]


C'è anche un film di Carlo Lizzani, con Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli.
Perdonatemi se non metto la copertina del libro, ma questa foto meritava di più.

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Luciano Bianciardi - La vita agra, Bompiani

giovedì 6 gennaio 2011

Americana



Un libro da leggere prima di leggere Underworld.
Letto successivamente forse risulta incompleto, indeciso. E' il primo lavoro di DeLillo, certo eccezionale per un esordiente (non so chi avrebbe potuto fare di meglio), ma troppo lontano dall'equilibrio.

Meravigliosa la prima parte, ed anche la seconda, di meno l'ultima. David Bell resta un personaggio indimenticabile, scisso, complicatissimo e profondissimo. Le prime pagine sono uno spettacolo.

Ma dovete leggere Underworld.

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Don DeLillo - Americana, Einaudi

sabato 1 gennaio 2011

Come ti trovi a Berlino est? III


Pare che il mio punto debole nella lotta al freddo siano i piedi. Posso uscire di casa con una maglietta ed un maglioncino senza soffrire, ma con tre paia di calzini i piedi mi si ghiacciano lo stesso.

Ho deciso di risolvere questo problema ed ho costruito due calzini di carta di giornale. Il risultato è stupefacente anche dal punto di vista estetico (ed è importante in una città trendy come Berlino). Il test è risultato positivo, quindi se qualcuno soffre del mio stesso problema, non deve temere, che la soluzione c'è.



(I piedi in foto sono di Fernanda)

All'East side gallery ci sono delle opere davvero belle. E' un commento riduttivo e banale. Ci sono tutte quelle famose da cartolina, qualcuna è triste, qualcuna molto dolce. Dietro i trecento metri di muro scorre un fiume per metà ghiacciato.

A proposito di cartoline, se siete miei amici, siete autorizzati a chiedere una cartolina. Ho fatto una piccola scorta. Ho preso anche qualche spilletta al Bauhaus Archive.
Il museo è piccolo e all'interno c'è poca roba esposta, ma qualcosa di magico, lungo il cammino, la si incontra:



A Charlottenburg, in via Luisenstrasse 1, vicino al castello (più bello da vedere di sera che di giorno) c'è un pub elegante, il Brauhaus Lemke, molto caldo, e nemmeno costoso. Se vi capita di andarci siete obbligati ad ordinare la torta di mele. La birra pure è buona, ma non sono un grande intenditore quindi lascio a Rossella il commento tecnico:

Molto buona ed opaca.

Se ci andate quando fa freddo, prendete un tavolo all'ingresso.

Io e Corrado siamo andati a Legoland.
E' un posto per nerd in cui cose nerd sono riprodotte in maniera nerd. Se siete cresciuti con i lego, e il posto vi sembra troppo da bambini, entrateci lo stesso. Il posto è effettivamente da bambini, ma ne vale la pena.

Come avete passato il capodanno? Noi eravamo alla porta di Brandeburgo. Che meraviglia quando sul palco è salito il nostro amato David Hasselhoff, è stato emozionante.



Tanti auguri.