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domenica 7 marzo 2010

Brevi interviste con uomini schifosi


Dentro c'è veramente tanto.
E forse sarà il periodo, o il ritorno del freddo, ma veramente mi ha impegnato.

Tra le altre cose, questo:

E lo sai che ti sei andato a ficcare in un vicolo cieco dei peggiori, come scrittore di narrativa. Esistono modi giusti e proficui di "immedesimarsi" nella lettrice, e dover cercare di immaginarti nei panni della lettrice non è tra questi; anzi, è pericolosamente vicino alla temuta trappola di cercare di indovinare se alla lettrice "piacerà" ciò a cui stai lavorando, e sia tu sia i pochissimi amici scrittori di narrativa che hai sanno che non c'è modo più rapido di metterti l'ansia addosso e stroncare qualsiasi pressione umana nella cosa a cui stai lavorando che cercare di calcolare in anticipo se quella cosa "piacerà". E' semplicemente letale. Una analogia potrebbe essere: Immagina di essere andato a una festa dove non conosci quasi nessuno, e poi tornando a casa all'improvviso ti rendi conto che per tutta la festa ti sei talmente preoccupato di capire se piacevi o no ai presenti che adesso non hai la minima idea se a te è piaciuto qualcuno di loro.

-.-.-.-.-.-.-

David Foster Wallace - Brevi interviste con uomini schifosi, Einaudi

2 commenti:

  1. insomma mi pare di capire che la tua risposta al QAS9 sarebbe stata "sì", anche tu l'avresti fatto. A me, invece, nel complesso non è piaciuto (il QAS9) - anche se sì, il passo che hai citato è molto divertente - ma, per il resto, l'idea mi è parsa pretenziosa, autocompiaciuta, formastica..appunto, preoccupatissima di piacere. Il Wallace sperimentatore proprio non mi convince

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  2. In effetti è stato il più difficile da digerire.
    Al momento sono in pausa. Aspetto di avere l'equilibrio giusto per affrontare i due romanzi.
    Tu hai letto uno dei due?

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