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mercoledì 17 marzo 2010

Macchine da scrivere e penne.



Era da tempo che volevo una macchina da scrivere.
Poi un mese fa ne ho comprata una su e-bay.
E' una studio 45, di un bellissimo colore verde-acqua. L'ho pagata pochissimo, usata, da un signore che in ogni mail si è dimostrato gentilissimo e molto colto. Il linguaggio usato nelle nostre conversazioni via mail mi sembrava attento e preciso, addirittura ricercato.

E' andata così:
Cercavo come al solito oggetti vecchi che potessero farmi esclamare frasi del tipo - wow, erano proprio altri tempi - e poi mi sono imbattuto in lei. Una delle tante versioni della Olivetti, portatile (certo, portatile per quei tempi lì, pesa almeno 6 kg e l'unica cosa che la rende davvero portatile è una valigetta dedicata grossa quanto una valigia da viaggio), verde e soprattutto vecchia. E' un modello nato nella fine degli anni '60.
Ero molto indeciso sull'acquisto.
Ma poi, combinazione vuole, che io abbia trovato questo: Paul Auster - La storia della mia macchina da scrivere, una vera e propria lettera pubblicata sul Corriere della sera.

Sono sempre stato convinto che il mezzo utilizzato per scrivere possa modificare ciò che si scrive. Per me è così. Ultimamente, negli ultimi sei mesi, sono tornato a scrivere con penna e carta. Il risultato è stato sorprendente.
Mi sono liberato di quel senso di dispersione che mi ha causato spesso il computer, la mancanza di poter toccare la carta, il correggere un tratto d'inchiostro con altro inchiostro.
Sono curioso di vedere cosa tirerà fuori questa macchina da scrivere.
Ah, mi sono deciso a mandare una mail al signore che me l'ha venduta.
Magari può dirmi a chi è appartenuta, se è stata parte importante della vita di qualcuno.



3 commenti:

  1. che bello. hai fatto benissimo a comprarla. Io ne ho una vecchissima, una Corona dei primi del 900...comprata in un mercatino dell'antiquariato. Però non la uso. Non riesco a scrivere a macchina. Perchè per scrivere con la macchina (ricordo con terrore gli esami per diventare giornalista professionista!) devi avere i pensieri in ordine, così come le parole....e io ho sempre una gran confusione....nel cuore...prima di scrivere
    criz

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  2. Ma infatti chi lo sa se mai la userò.
    E' un esperimento! Magari riesco a farmi tirare fuori qualcosa di buono!
    Ed oggi mi arrivano anche i nastri con l'inchiostro (non sono mai stati cambiati e le lettere erano decisamente sbiadite).
    Ti farò sapere comunque!

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