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QUESTO BLOG È UN ARCHIVIO CHE RACCOGLIE I POST ANTERIORI AL 2014. IL NUOVO BLOG LO TROVATE QUI.

giovedì 29 dicembre 2011

Giovanni Block tra i 100 nomi di Gianni Mura

Gianni Mura fa questa cosa dei nomi dell'anno che non è male, perché le liste ci piacciono e perché fa bene tirare le somme.

Quest'anno c'è anche Giovanni Block, e siamo contenti, dovremmo esserlo un po' tutti.

Ps:
Se qualche giornale importante - ora che è famoso - volesse delle vecchie foto compromettenti scattate in diverse fasi della sua formazione musicale chieda pure, prezzo trattabile.
Scherzo.


Cos'è Timu

Quando mi chiedono cos'è Timu mi piacerebbe avere questo video sempre con me.



Cos'è timu? from Fondazione Ahref on Vimeo.

martedì 27 dicembre 2011

Rione Sanità @ Pan

Il video girava da un po', mi dispiace non averlo condiviso subito.


"Rione Sanità" è stato presentato anche al Pan, con Rossana Di Poce, i Mundu Rua, la danza di Ornella Iuorio e la performance pittorica di Francesca Di Martino.

Presentazione intensa, come solo quelle organizzate con attenzione sanno essere.


sabato 24 dicembre 2011

E tante care cose a casa



Di Riz Ortolani mi aveva già colpito la colonna sonora di Cannibal Holocaust. La bellezza delle sue composizioni dipende anche dalle immagini che coraggiosamente queste ultime accompagnano. Non vi so dire esattamente quale sia la sensazione scatenata dai suoi lavori - e da questo brano in particolare - o in che modo e per quali ragionamenti io abbia deciso di collegarli al Natale.

Di fatto però questo pezzo e la sua storia (More è prima di tutto la colonna sonora di Mondo Cane, da wikipedia: Mondo cane è considerato il capostipite di un filone cinematografico di documentari sensazionalisti, che prese il nome di mondo movie, volto a impressionare il pubblico mostrando usi e costumi insoliti, stravaganti e grotteschi delle etnie di tutto il mondo. Le immagini e l'onnipresente commento pseudo-sociologico fuori campo sottolineano ogni genere di dettaglio raccapricciante: mutilazioni all'interno di sette, asportazioni di organi genitali, lotte fra cani, cure medicinali alternative con l'uso di sangue e interiora animali) ci ricorda quanto sia strano il mondo che viviamo. Ed il modo perfetto per raccontarlo è forse quello di mettere una composizione romantica e struggente, su delle immagini crude e reali.

More è poi diventato un pezzo più che famoso. Qui sotto due versioni, una di Sinatra ed una di Marvin Gaye.





Buon Natatle.

martedì 20 dicembre 2011

Dexter, stagione 6

Il post è pieno di spoiler, quindi se non volete brutte sorprese non andate oltre.

La sesta stagione di Dexter si è conclusa domenica.
Molto meglio della quinta che zoppicava su molti livelli, anzi, su tutti i livelli.

La scena finale dell'ultima puntata, che ricorderete è stata proposta anche sul finire delle quinta stagione ma con l'espediente (!) del telo semi trasparente che impediva a Debra di scoprire il segreto su cui si fonda l'intera serie, è la scena che aspetto da molto. Perché di fatto, Dexter Morgan nega la sua identità prima che a tutto il mondo, a sua sorella Debra. Il punto è che narrativamente questa soluzione ATTENZIONE SPOILER impedisce qualsiasi tipo di sviluppo. È la fine perfetta, lo scioglimento definitivo. Debra può fare due cose, o perdonarlo o sparargli. O Dexter può fingere di non essere un serial killer, far passare tutto per un solo caso. Ma la serie è irrimediabilmente compromessa, perché dal punto di vista narrativo questa è la scelta più adeguata, per un finale però.

lunedì 19 dicembre 2011

determinare il futuro

A proposito di futuri possibili da determinare ora:

Stephen Kern, in Il tempo e lo spazio, in un capitolo intitolato appunto Il futuro, cita Wells. Il racconto è Il risveglio del dormiente. Un uomo si risveglia dopo 200 anni e trova una società deflagrata ed un mondo distrutto dalla tirannia. Il racconto è del 1899.
Le riflessioni del protagonista mirano ad una morale: «la cosa che fra tutte gli sembrò la più sbalorditiva era che, in questi trenta anni di vita, egli non aveva mai tentato di formarsi un'immagine di questi tempi a venire. "Stavamo costrendo il futuro", disse, "e proprio nessuno di noi si preoccupò di pensare quale futuro stavamo costruendo"». Chi non medita sul futuro è destinato ad esserne sopraffatto.

domenica 18 dicembre 2011

...e io sarto

Salvatore Rescigno il sarto non lo voleva fare.
Voleva diventare elettricista. Però - come spiega lui - erano altri tempi, le esigenze erano differenti, le necessità erano altre. I soldi per studiare mancavano. E così anche lui è diventato sarto, come il nonno, il padre e il fratello.

Poi però succede che questo lavoro diventa tutta la sua vita. La mattina va a d'o masto e la notte studia sulle enciclopedie che compra per migliorare il proprio lavoro. Vince un concorso per insegnare, diventa maestro.

Un altro pezzo di strada qui, su "Le vie del lavoro".

Ps: ma voi lo sapevate che i sarti si occupano principalmente di fare le giacche, mentre dei pantaloni se ne occupa la pantalonaia?

martedì 13 dicembre 2011

Rione Sanità @ Trento

Su web log di fondazione ahref, un post sulla presentazione a Trento di "Rione Sanità", il libro edito da ediesse di Cinzia Massa e Vincenzo Moretti.

800 e passa km di distanza, tra uno dei quartieri simbolo di Napoli ed una città come Trento. Eppure qualcosa avvicina le due realtà - così come ha detto Luca De Biase - ed è qualcosa di molto positivo.

Abbiamo girato anche un video, così chi non c'era non ha scuse.
"Rione Umanità" s'ha da condividere.

:)


lunedì 12 dicembre 2011

A fronte alta

Scopro di Agostino "Agatino" Cossia tramite suo figlio Antonello. 

Antonello Cossia, regista, drammaturgo, attore, in uno spettacolo teatrale (e in un libro) dal titolo "A fronte alta" ha raccontato la storia di suo padre, primo pugile campano a partecipare alle olimpiadi. Melbourne 1956, Cossia, campione italiano dei pesi piuma sfida 'o mangiacristiani Vladimir Safranov, micidiale pugile russo. Cossia perde ai punti e la sua avventura australiana finisce lì, direbbero oggi i commentatori sportivi. Safranov vince la medaglia d'oro, battendo ovviamente tutti gli altri pugili che gli si presentano davanti, ma non ai punti, per ko. Qualche giorno dopo un giornale australiano lo intervista e lui dice che un solo incontro l'ha infastidito, il primo, quello contro «il giovane ragazzo del sud che nel suo paese fa il muratore». Agostino Cossia, pugile di Piscinola, è l'unico a non finire al tappeto.


Credo sia una storia straordinaria. Cercando in rete ho trovato una vecchia puntata de "La storia siamo noi" intitolata "Cazzotti napoletani". C'è anche Cossia, che racconta quell'esperienza. La sua commozione è storica, tenera, bellissima.

-.-.-.-.-.-

Antonello Cossia, A fronte altra - Guida

sabato 10 dicembre 2011

TED

Sono entrato nel mondo di TED.

Wow.

La quantità di idee, contributi, spunti e input è considerevole.

Ho visto diversi talks, ma devo ammettere che questo resta ancora il mio preferito.




giovedì 1 dicembre 2011

Caro vecchio neon al Teatro Nuovo

Se vi perdete "Caro vecchio neon" in scena fino al 4 dicembre siete degli incoscienti.

L'ho visto ieri sera e non posso fare altro che consigliarvelo.
Ora, non so se detto da un semplice spettatore fa lo stesso effetto che detto da un critico - per chi non l'avesse letto ecco un post sull'argomento - ma lo spettacolo è esattamente come dovrebbe essere. O almeno è esattamente come dovrebbe essere per Alessio spettatore che adora il racconto di Wallace, e che si è sentito colpito in diversi modi dalla messa in scena attenta e coraggiosa non meno di quanto l'abbia colpito la "potenza di fuoco" - per dirla alla Neal - del racconto la prima volta che l'ha letto.
Esattamene come dovrebbe essere, anche la scenografia, le luci, i suoni, il costume del protagonista.

Insomma, non una parola di più.