Quando scegli il disco giusto, ci sono buone probabilità che una traversata in metropolitana diventi un viaggio piacevole. Succede anche il contrario eh, che una passeggiata piacevole con la musica sbagliata diventi un inferno.
Se c'è una cosa che mi piace è quando scelgo la musica giusta.
Il disco che vi sto per consigliare, esce il 21 gennaio, però potete già acquistarlo su Itunes.
Il mio barbiere, Elia, sta a Bagnoli. Per chi legge questo blog e non è di Napoli, Bagnoli non è così lontana da Fuorigrotta (il quartiere in cui abito), ci si può andare anche a piedi. Ma la metropolitana è maledettamente lenta, perché Napoli è l'unica città in cui un'importante linea della metropolitana utilizza i binari delle ferrovie dello stato, o forse non è l'unica città al mondo, e condivide questo magico assetto dei trasporti pubblici con una qualche città vietnamita, da cui - statistiche alla mano - non proviene nessun lettore di questo blog.
Il viaggio in metropolitana verso Bagnoli, si proprio quello che ho definito traversata, dovrebbe durare dieci minuti. Tre fermate.
Ma quella volta al mese che vado dal mio barbiere, che nessuno potrà mai convincermi a tradire perché ci vado da vent'anni, e se tenete in considerazione che ne ho ventiquattro ora potete facilmente capire perché, la metropolitana mi porta a destinazione in non meno di venti - venticinque minuti. Fosse per me li lascerei crescere all'infinito, ma nessuno è tanto audace da voler scoprire veramente questo cosa significhi. Neppure io, a dire la verità.
Il disco dovevo ascoltarlo, perché dovevo scriverne in un articolo. Quindi sono stato anche un po' fortunato. Se non vi fidate del mio gusto musicale, fidatevi almeno della mia buona fede: non tutta la musica che ascolto viene consigliata qui sul blog. Ascolto tantissima musica, così come leggo tantissime cose, che qui non consiglio. Il disco è dei Foja e si intitola 'Na Storia Nova.
Perfetto, per il finestrino macchiato della metrapolitana, per il tramonto sull'acciaio della Bagnoli industriale, per il grigio dei muri, per le luci del quartiere che cominciano ad accendersi.
Sarà che ultimamente sto scrivendo della mia città, sarà che forse sono alla ricerche di colonne sonore adatte alle mie strade, chi può dirlo.
Sarà che forse chi riesce a raccontare questo posto in cui viviamo merita di essere ascoltato. E forse merita qualcosa di più, almeno un pizzico di fortuna.
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