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lunedì 31 gennaio 2011

Catene alimentari tecnologiche


- Deve essere stato un inferno - ci dice un'amica quando scopre che siamo andati all'Ikea a comprare un letto di sabato pomeriggio. Le ho detto che nulla può spaventarmi, dopo aver vissuto quel primo giorno di saldi, un anno fa, in quel gigantesco centro commerciale.

In realtà non c'era molta gente.

Il vero nodo della storia è però questo: arrivati all'uscita, dove per ritirare i pacchi giganteschi che compongono un letto Ikea devi rivolgerti al personale, e sia io che l'amico che ho accompagnato a comprare il letto per la sua nuova casa apparteniamo a quel tipo di cliente che farebbe di tutto per non rivolgersi al personale, decidiamo di usare i computer per identificare il numero di serie degli oggetti in questione. Ci mettiamo di fronte allo schermo, dotato di una piccola tastiera e ci mettiamo alla ricerca del mouse. Non lo troviamo. Non c'è, nè a destra nè a sinistra, nè dietro. Il mouse non c'è. Disperati diamo un paio di botte sulla tastiera nera.
Come mi piacerebbe farvi sentire il tono della ragazzina di non più di sette anni che ci ha detto, dal basso della sua statura, ma dall'altezza della sua conoscenza tecnica:
- E' taaaaaaaaaaaaaccescriiiinnnnnnnnn.

Dopo abbiamo dovuto spiegarlo ad un uomo sulla cinquantina che aveva il nostro stesso problema. E gli abbiamo anche detto che a noi lo aveva spiegato una bambina alta così. E forse lui si è sentito molto, molto più vecchio di quanto avrebbe dovuto.

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