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sabato 29 maggio 2010

Giro D'Italia II


Oh, Ivan Basso potrebbe farcela.
Metto il condizionale solo perché sono appena appena scaramantico.
Quella di oggi, forse più della tappa dello Zoncolan, è stata magnifica. Tre italiani in testa (Basso, Scarponi e Nibali) che si aiutano, il primo e l'ultimo perché fanno parte della stessa squadra, quello di mezzo perché ci si è trovato e soprattutto aspettava da quindici giorni di vincere una tappa.

A me piace Ivan Basso. E' sempre ordinato, sempre preciso. E poi il ghigno, il suo ghigno (così lo definiscono i commentatori, non so se ricordate il post precendente) mi affascina. Per giorni ho cercato un immagine sul web per farvi capire di cosa stessi parlando, ma solo oggi l'ho trovata. L'ho presa da un sito inglese, pare che non se ne trovino altre.
Basso è quello che ghigna mentre divora le montagne sacre del giro d'Italia, quello che non molla, che si alza poco sui pedali, quello che scala rimanendo seduto e composto.
E' quello che parla a bassa voce durante le interviste, un po' per la fatica ed un po' perché sa che dovrà aspettare un paio di giorni prima di poter cacciare un vero urlo.


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