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venerdì 27 novembre 2009

si Parigi tenesse lu mer...V

A me il Francese non dispiace.
A lei poi non ne parliamo proprio, è la lingua che ha scelto di studiare, figuriamoci.
Ma al signore austriaco nel pullman 69 che ci porta a Gambetta il francese non piace.
Anche se vive da vent'anni a Parigi, la sua personale lista di lingue che adora e che, per inciso, sa anche parlare prevede al primo posto l'Italiano, poi il Tedesco, poi il Portoghese poi lo Spagnolo e poi il Francese.
Il Francese gli sembra una lingua piatta. Come nelle canzoni, dice, in cui i francesi sembra sempre che parlino. Stasera è stato al Louvre, perchè è un pittore, e studia dalle opere dei maestri.
Parliamo di quanto sia strano entrare nel Louvre e vedere così tante opere italiane.
Poi penso che per ora è molto meglio che stiano lì, al sicuro, in un posto grande, bello ed importante.
Forse al momento non saremmo capaci di tenerli allo stesso modo, all'altezza della loro importanza e bellezza. Però appena risolviamo i nostri problemi, che sia tra un paio d'anni o dieci, bisognerà pure tornare a riprenderseli tutti, no?

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