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lunedì 16 novembre 2009

Musica-gioco, ancora, in Tv

"Comunque guardi, finché ci sono io X Factor è salvo. Sul serio. Chi crede che abbia portato in trasmissione gente come De Gregori e Fossati, che oltretutto hanno fatto crescere l'audience? X Factor finirà quando smetteranno di guardarlo i musicisti, perché siamo l'unica trasmissione che tratta bene la musica. Quando mai la De Filippi saprebbe farlo? Anche per questo sto puntando a un repertorio più alto. Quando mai si era sentita in tv la deliziosa satira di costume di Giornali femminili di Tenco? Io l'ho fatta fare a uno dei miei ragazzi qualche settimana fa. Il mio vero lavoro è lottare ogni settimana coi funzionari Rai per la scelta dei brani: la cosa più colta che propongono è Uomini soli dei Pooh, già i Beatles sono troppo vecchi. Anche per questo, è un impegno totalizzante, la tv."

Non sono tanto convinto che Morgan creda davvero a quello che dice. Certo, essendo parte del meccanismo della musica-gioco in Tv, non può davvero vedere quanto sia labile la differenza tra il suo X-Factor e Amici della De Filippi.
Credo che sia abbastanza chiaro, il problema non è certamente l'ospite che inviti, o la cantante con cui un ragazzo può fare un duetto, quanto i pilastri su cui si basa questo tipo di divulgazione musicale. C'è bisogno di scelte radicali, di un rinnovamento totale.
In ogni caso, all'ultima domanda dell'intervista su Repubblica (che trovate qui per intero) , Morgan risponde facendo un nome che mi fa piacere leggere.
E' uno di quei periodi in cui leggere di un po' di vita passata fa veramente piacere.

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