In realtà sto leggendo Oblio di Wallace, ma ho comprato l'altro giorno Brevi interviste con uomini schifosi, e la prefazione di quest'ultimo è a cura di Fernanda Pivano.
Chi più di lei poteva giudicare con professionalità il lavoro di David Foster Wallace?
"La sua è una narrazione visionaria e sensazionale, a volte alienante quando diventa metanarrativa, ma stupenda nei ritratti evocativi e nei monologhi in cui Wallace è indiscusso maestro, secondo la tradizione più codificata. Le ossessioni e gli esperimenti che a volte lo ispirano lo hanno fatto accostare a Edgar Allan Poe; ma il suo senso personalissimo dell'alienazione, del solipsismo, della futilità della comunicazione gli hanno dato un suo carattere che lo ha liberato dal pericolo di rientrare nel tono dei cosiddetti Grandi Narcisisti (per esempio John Updike) e lo ha fatto nominare nell'elenco proposto dal New Yorker dei venti scrittori al di sotto dei quarant'anni che rappresentano il futuro della narrativa americana."
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David Foster Wallace - Oblio
David Foster Wallace - Brevi interviste con uomini schifosi
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