Ho già scritto qui di quanto mi piacciano i titoli dei pezzi strumentali nel jazz. Mi piace tanto provare a ricostruire le storie dietro le composizioni, immaginarle più che altro, inventare soluzioni ad un misterioso legame che sembra non poter mai averne di certe e definitive.
Fosse per me, nelle interviste ai Jazzisti farei solo domande del genere:
Com'è nato questo pezzo? Perché l'ha intitolato così?
E soprattutto queste sarebbero le domande che mi piacerebbe di più sentire da musicista.
Ecco perché forse non posso considerarmi musicista. (vedi post precedente)
Comunque, questo brano ha un titolo magnifico ed un tema spettacolare.
Il brano originale è di Charles Mingus, contrabbassista e compositore che io apprezzo tanto, mai scontato e soprattutto dallo stile molto personale e riconoscibile. Stiamo parlando di uno dei più grandi, eh.
Questa versione è suonata da un altro contrabbassista che amo, questa volta bianco, ma anche lui mai scontato e dotato di grande talento.
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