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martedì 20 luglio 2010

Ho visto Io sono l'amore

Di questo film ne hanno parlato quasi tutti male.
Fantastico, ho pensato, un film italiano in cui c'è la superstar Tilda Swinton.
Non è un film facile. Grava sulle spalle degli spettatori come fosse un macigno. Non fa un passo verso il pubblico, ma non mi sento di dire che arrivi ad ignorarlo.

Nel piccolo cinema La Perla alla fine della proiezione la gente ha cacciato fuori un lungo sospiro. I commenti della folla non erano lusinghieri.

Eppure a me è piaciuto. E non so perché.
Reputo giusto che un autore debba tenere in considerazione il pubblico.
Ma ogni tanto, noi (pubblico), possiamo chiudere un occhio, possiamo cercare di perdonare un autore che decide di non piegarsi, che decide di raccontare ciò che vuole, come vuole?
Possiamo una volta fare noi un passo verso l'autore?
Secondo me si. E questa volta era il caso di farlo.



Vi starete chiedendo: ma a questo piacciono tutti i film che va a vedere? No, di quelli che non mi piacciono non scrivo. A meno che non mi siano piaciuti così poco da meritare un post.

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