E' un personaggio su cui spesso nella mia vita sono tornato e ritornato. Una volta mi sono addirittura pentito di averlo abandonato un po'.
C'è stata subito forte amicizia tra me e lui, senza bisogno di andare troppo in fondo. Però sono dell'idea che nelle questioni, quasi tutte, non si vada mai troppo in fondo. Quindi ci ritornerò spesso, perchè questa volta, il caro amico Chet lo ascoltiamo per bene.
Iniziamo dal primo cd del trombettista che ho comprato. Broken Wing, comprato almeno sette anni fa ad una cifra irrisoria da Feltrinelli.
Un cd che mi ricorda momenti bellissimi della mia adolescenza e momenti meno belli.
Ricordi, insomma, ancora ricordi.
Disco del 1978, registrato dieci anni prima della scomparsa, del salto giù dalla finestra del Prins Henrik Hotel di Amsterdam.
Lieve, evocativo, pulito e mai fastidioso.
Le storie su Baker sono davvero affascinanti, quelle che raccontano di droga, di vita bruciata, dei suoi denti rotti in una rissa, della sua ostinazione nel continuare a suonare nonostante tutto, fino a quel salto, alla targa che mi ha sempre ricordato Han Solo nella grafite. In passato ho provato un'attrazione quasi morbosa per quelle bellissime foto in bianco e nero che lo ritraggono con donne meravigliose. Nell'olimpo, con il suo carisma e con la sua musica, eccessi nel jazz e nella vita.
Prometto, prima a me stesso, che inizerò ad ascoltare la sua musica dal principio, non pensando a quelle vecchie fotografie e alla leggenda.
E mentre ascolto Broken Wing, cerco di cancellare anche i vecchi e brutti ricordi. Affidare a vecchi cd ricordi nuovi? Si può fare?
...non ho resistito.
-.-.-.-.-.-.-
Chet Baker - Broken Wing (Phil Markowitz - piano, Jean-Francois Jenny-Clarke - bass and Jeff Brillinger - drums)
Nessun commento:
Posta un commento