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domenica 1 febbraio 2009

Il giorno prima della felicità.

Copertina bianca e Romanzo scritto in rosso.

Uno dei miei autori preferiti, che mi ha insegnato a leggere e dato ottimi consigli nello scrivere
.
Passato e presente che si intrecciano nella nostra Napoli. La guerra, il sole, le strade, il vento, la sofferenza e l'America. Sia quella del nord che quella del sud.
Diventare grandi è una fatica, nell'accezione napoletana di Lavoro.
Il caffè che mia nonna mi prepara ora che mi considera adulto, e le partite a scopa in cui da bambino mi faceva vincere.

Questo più di altri titoli mi ha fatto venir voglia di mettermi a parlare con i miei nonni, finalmente, di questa Napoli che conosciuta ci alza di qualche centimetro.

"Fatemi prendere sul serio almeno il gioco della scopa, che è una mezz'arte religiosa. Sicuro, religiosa: La carta più importante è il 7, che è il numero della nostra novità di ebrei. Sono stati gli ebrei a inventare la settimana. Prima i calendari andavano a luna e sole. [...] E poi c'è lo spariglio, una variante della presa di carta su carta uguale. Si può prendere la somma di più carte. Questa è un'invenzione che non c'è in natura. [...] E' una lotta tra ordine e caos. Fatemi prendere sul serio il gioco della scopa."

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Erri De Luca - Il giorno prima della felicità, Feltrinelli

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