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lunedì 14 giugno 2010

Cosmico

E così Luttazzi copia. Trovate notizie qui, opinioni qui e qui, e qui l'articolo che ho scritto per il Levante che ricapitola la questione.

Io ci sono rimasto male. Sebbene sia d'accordo con i due citati sopra sul fatto che i comici da cui ha copiato sono più divertenti, il mio dispiacere resta.
Io ci sono cresciuto con Luttazzi. Quando frequentavo le medie, Luttazzi faceva quel genere di comicità così poco italiano (adesso capiamo tutti perché) che mi faceva così piegare dal ridere che è anche difficile spiegarlo in un post. Mi faceva talmente ridere che ho comprato i suoi libri. Ne ho comprato più di uno.
Mi faceva ridere perché portava avanti quella comicità che trovavo anche nelle puntate di South Park, quella comicità che a 13 anni non capivi proprio per bene, ma ridevi come un matto e sapevi che dopo 4 o 5 anni avresti finalmente capito tutto come in una rivelazione e quell'amore si sarebbe triplicato, quadruplicato, milleplicato.
Guardavo Mai dire goal e sentivo che quella era comicità diversa.

Poi c'è stato L'editto bulgaro, ed anche lì i fan erano pronti a difenderlo a spada tratta, perché insomma, quella di Luttazzi è satira, la sua non è volgarità, la sua è intelligenza e arguzia, è perizia tecnica, la sua è conoscenza precisa dei tempi comici.
E così, una volta cresciuto sono andato a vedere anche i suoi spettacoli a teatro, perché in televisione non ci andava più. Poi è ritornato su La7 ed anche da lì si è fatto cacciare per quella battuta su Ferrara. Ed anche quella volta, su un vecchio blog che adesso non c'è più, (quello che aveva il titolo figo: L'aleph) avevo scritto che mi aveva fatto ridere e che se dai libertà ad uno come lui, incontenibile, poi ti devi tenere la satira che fa lui.

E poi aveva un bel po' di meriti nell'aver dato visibilità a Marco Travaglio e alle questioni su Berlusconi. Ha vinto anche delle cause importanti per quella faccenda.

Ma adesso ho paura che non si possa più tornare indietro. E mi dispiace leggere le parole piene di superiorità con cui si è difeso in un articolo (ridicolo tra le altre cose) sul Fatto. Proprio lui che ha subito la censura, proprio lui che ha parlato di mancanza di dignità nel non saper ammettere le proprie colpe, che si arrocca dietro motivazioni fatte di fumo, dietro paroloni che lasciano il tempo che trovano (soprattutto se conosci un minimo di semiotica).

Ed io spero che non si sia ridotto a credere alle bugie che dice. Perché è la categoria peggiore di persone. (Ed Indro Montanelli ne ha indicata una tra tante di persone che si comporta così. Quella che a Luttazzi proprio non piace)
Io spero che non creda davvero alle cose con cui si difende. E' meglio non avere la dignità di chiedere scusa che credere alle proprie bugie per non affrontare la realtà. Certo, nemmeno non chiedere scusa è molto corretto, ma almeno in quel caso non si mente con se stessi.
Perché chiunque faccia un lavoro intellettuale, chiunque passi la sua vita a cercare di diventare un autore (di qualsiasi cosa) sa quant'è brutto quando ti rubano le idee, le frasi, ciò di cui sei autore. Perché parliamo di soldi, parliamo di battute che sono diventate banconote nelle sue tasche.

A me dispiace. Anche se ho scoperto che quelli originali fanno più ridere.



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