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lunedì 18 aprile 2011

Dopo questa vado a dormire, promesso.

Scriverlo adesso, dopo la partita di stasera, non è bello come sarebbe stato scriverlo se fosse andata diversamente. Ma mi va di farlo, quindi lo scrivo questo post, poi dopo vado a dormire, promesso.

Questa mattina sono andato in giro per la città, come mi capita di fare da un mesetto, un po' per lavoro ed un po' perché uno dei migliori risultati che si possano portare a casa dopo una passeggiata nella propria città - ciò che davvero si avvicina all'essere un risultato - è perdersi. Non so in quante città chi ci vive da una ventina d'anni può perdersi davvero, ma nella mia è possibile.

Detto questo, quanto segue può far capire a chi non è napoletano cosa voglia dire vivere in una città che sta vivendo una stagione calcistica come quella che stiamo vivendo a Napoli.
Sono entrato in una chiesa, mentre la messa per la Domenica delle Palme era praticamente in corso. La chiesa è una di quelle dall'ingresso piccolo piccolo, ma che poi si rivelano gigantesche all'interno. Ramoscelli verdi scossi a destra e a sinistra, famiglie che ascoltano con attenzione.
Il prete che teneva la messa - perdonatemi se uso termini inappropriati ma non ho mai frequentato davvero una chiesa - congedandosi dai fedeli, dopo essersi assicurato che l'appuntamento per il giorno dopo con i giovani catechisti non fosse frainteso («Venite alle sei meno un quarto, non alle sei un quarto, avete capito bene?») e dopo essersi assicurato che la santa pasqua fosse festeggiata in modo degno («Se siete con amici e parenti che prima del pranzo non vogliono dire la preghiera, voi non sentitevi a disagio, ditela lo stesso la preghiera che non fa male a voi e non fa male a loro») ha alzato le braccia come ad invocare il signore.
Poi ha detto:

«La messa è finita, andate in pace»

E poi:

«E sempre forza Napoli»

3 commenti:

  1. vista la partita ieri, peccato davvero. comunque non c'è niente da fare, se il berlusca vuole vincere lo scudetto (e si respira quest'aria da agosto scorso) lo vince.

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  2. Chist so 'e prievet che dovrebbero salire al soglio pontificio!

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  3. @hal: non mi piacciono le teorie cospirazioniste. Nonostante l'ottimo campionato il Napoli ha comunque perso le due sfide dirette. E abbiamo perso anche altre partite: al Chievo abbiamo lasciato 6 punti quest'anno.

    @Loris: credo che neanche in quell'occasione la società consentirebbe di stampare una maglia numero 10 da regalare al papa.

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