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giovedì 22 ottobre 2009

Quello che so sui gatti

I gatti sanno amare gli esseri umani, ma nella stessa misura in cui amano loro stessi, non sono capaci di cadere nella trappola dell'umiliazione.
Sanno farsi sentire ma sanno anche farsi leggeri come piume.
Alle volte non si fanno vedere ma si fanno percepire.
Sono equilibrati, equilibristi e sanno leggere nei gesti delle persone.
Se decidono che non devi dormire tu non dormi. Non c'è sgridata che tenga.
Guardano fuori dalle finestre, mettono la testolina tra le inferriate, si affacciano dal bordo del letto.
Sono curiosi.
Sanno infilarsi in angoli di una casa che nemmeno sapevamo esistessero.
Sanno acciambellarsi, hanno cuscinetti morbidi sotto le zampe dello stesso colore delle labbra, si arrampicano su appendiabiti, mobili, credenze e contrabbassi.
Se sono in due e si stanno simpatici si leccano a vicenda.
I gatti fanno le fusa e nessuno sa cosa questo davvero significhi.
Quando muoiono si portano con loro tutte le ombre, le code dritte dritte che svettano tra le sedie, i miagolii e le grattate alle porte.

Quando un gatto non vuole più essere curato e vuole essere lasciato libero di andarsene lo fa capire. Resta il dispiacere di aver perso un pezzo di quotidiana serenità.
La mia gatta è nata libera e libera se ne è andata.

In memory of Ginevra, Luglio 2002 - 22 Ottobre 2009

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