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mercoledì 21 gennaio 2009

Yukio Mishima

Dovendo scrivere un saggio sul suo rapporto con la musica ho procurato e letto un po' di libri "interessanti".

Ho scoperto Mishima all'età di quindici anni, età in cui si è facilmente condizionabili. Un personaggio così carismatico non lascia indifferente nessun adolescente. Adesso che ho qualche anno in più mi sono accorto di aver dimenticato quanta poesia ci fosse nelle sue parole.

Sole e Acciaio, Guanda: A metà tra la confessione e la critica. Si legge in un lampo e le pagine finali sono davvero piene di poesia.

Musica, Feltrinelli Editore: Un testo chiaro e limpido. Le domande su come raggiungere una prosa così levigata e "sicura" senza cadere nella monotonia ancora mi assillano. Adatto anche a chi ha bisogno di suspance e mistero per proseguire la lettura.

Lezioni spirituali per giovani samurai, Feltrinelli editore: Con questo testo ho dovuto fare un compromesso. Non l'ho trovato di facilissima lettura ma è indispensabile per avere una visione completa di Mishima.

La voce delle onde, Feltrinelli editore: Pieno di poesia. Ancora una volta capisco che si può raccontare ed essere poetici senza troppo clamore. E non parlo di sentimenti descritti in punta di piedi, ma della capacità di usare le parole giuste per descrivere ciò che accade.

A proposito di raccontare, narrare e di libri, qui trovate il post del sempre puntuale Luca De Biase sullo Storytelling ed il mondo in cui viviamo.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Caro Alessio,
    hai scritto davvero un saggio bellissimo. Pubblicalo qui sopra, poi dopo la tesi lo sviluppiamo e troviamo una sede più adeguata.
    Comunque ne parliamo lunedì, per il momento tenevo a dirti che sei bravissimo!
    fdc

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