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mercoledì 11 marzo 2009

Ateibus

Proprio ieri, una cara ragazza, che ammiro e che stimo, dopo aver affermato che comprare libri e non leggerli subito è un buon modo per spendere soldi, mi dice che sono un moderato nella vita.

Probabilmente ciò è vero.

Ho letto della questione dei pullman genovesi che invitano all'ateismo. Io mi ritengo agnostico, poichè non rifiuto l'idea di Dio, non sono ateo, non rinnego la sua esistenza. Io, in poche parole, non lo so. Trovo lo slogan infantile e banale.

"La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”.

Prima di tutto non è paragonabile allo slogan londinese “There‘s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life”. Quel probably, anche se non sono un grande traduttore, ha un valore notevole. Rende lo slogan un'opinione.

Tra l'altro, un conto è attaccare l'istituzione ecclesiastica, un conto è volere dare un giudizio così definitivo su una questione di ampio raggio. Tanta gente cerca, tanta gente crede in Dio e a tanta gente, credo, da fastidio questo slogan, così come può dar fastidio essere spinti alla conversione o alla ricerca di Dio.
Che poi gli atei possano dire quello che vogliono è fuori discussione. Ma correggano il tiro almeno, che di certe cose, sfida o sarcasmo che sia, non si può fare a meno che parlane seriamente.

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