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martedì 7 settembre 2010

La scollatura dell'Avallone



Ho come l'impressione che il problema non sia mantenere un certo decoro "istituzionale".
Se metti uno zotico a parlare di Platone non mi sembra giusto accusarlo poi di aver usato l'intercalare - vabbuò - tra una proposizione filosofica e l'altra.

Sarà che punto troppo alla radice del problema, ma forse è sbagliato chiamare Bruno Vespa alla presentazione del Campiello.
O sarà che il discorso è sempre lo stesso: è diventato tutto un gioco.
Ed invito anche chi critica questo gioco da partecipante, tipo Gad Lerner, ad accettare la realtà. La mediocrità ha invaso tutto. Se avessi una soluzione ai problemi culturali del mio paese forse starei già facendo qualcosa. Ma non ce l'ho, quindi scoramento, dispiacere ed infine noia.

La rabbia di Gad Lerner mi è parsa, tra le altre cose, così infantile da portarmi a fare un'altra piccola domanda: è questa ormai la letteratura in Italia?
Parliamo su Repubblica di Gad Lerner che lascia un post scrittum in fondo agli articoli, parliamo di cerimonie di premiazione presentate da chi ha scritto lo stesso numero di libri di Simenon (sei dei quali su berlusconi) e su tutti uno, dal titolo Donne di cuori:Da Cleopatra a Carla Bruni Da Giulio Cesare a Berlusconi, parliamo dell'assoluta mancanza di volontà di voler affrontare discorsi sulla qualità della nostra letteratura. Ci lasciamo affascinare dal mondo di Rock Star che rappresentano il panorama editoriale italiano. Rock Star, poi, diciamo ballerini di Lisssio. E soprattutto, nota ancora più deludente, i giornali permettono che la letteratura diventi questo, gossip, lurido, disgustoso, fastidioso gossip.

Ci sarebbe un solo modo corretto per chiudere questo post.
Ed è una sola parola.

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