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sabato 10 marzo 2012

Phil K. Dick


Il 2 febbraio - trentesimo anniversario della sua morte - in molti hanno ricordato Philip K. Dick.

I suoi romanzi e racconti mi hanno accompagnato praticamente dai dodici ai quindici anni quasi senza sosta. E a parte qualche altro libro incontrato lungo il cammino in quel periodo - così mi sembra di ricordare - non ho letto altro. Attualmente nella mia "biblioteca" è ancora l'autore più presente.

Allora provavo a spiegare a chi me lo chiedeva con insistenza il perché di quella fissazione. Ciò che mi interessava, o meglio, ciò che mi aveva completamente rapito, era il messaggio chiaro, evidente, alla base di molti suoi scritti: ciò che viviamo, vediamo, proviamo non è reale. E non c'è modo di arrivare alla verità, definitiva, ad una risposta certa.

E mi interessava - forse ancora di più - la grande capacità immaginativa, la capacità di creare mondi, universi, possibilità, partendo dal quel "e se" da cui scaturiva ogni sua narrazione. E nonostante amassi le avventure nello spazio e i viaggi delle grandi astronavi, credevo che la sua fantascienza basata su "semplici" domande esistenziali potesse parlare a tutti.

Ho dato il suo nome ad un gatto, e ad un altro il nome di uno dei suoi personaggi più belli (Rick Deckard). Credo ancora che Flow my Tears, the Policeman Said sia uno dei titoli più belli che uno scrittore abbia mai scelto per una propria opera.

Una volta, da giovanissimo, in un'edicola, appena sotto i giornali a fumetti, trovai una rivista intitolata "Stirring Science Stories" [...] Avevo dodici anni allora. Ma vidi nella STF quel che vi vedo ancora oggi: un medium in cui il gioco dell'immaginazione umana può dispiegarsi appieno, regolato - ovviamente - dalla ragione e da una solida trama. Ho cominciato a interessarmi alla scrittura STF da quando l'ho vista emanciparsi dal livello della "pistola a raggi" per elevarsi allo studio dell'uomo nel contesto di società di tipo e complessità variabili.

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Philip K. Dick - Vita breve e felice di uno scrittore di fantascienza, Feltrinelli  





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