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sabato 6 agosto 2011

Tifoso inoffensivo

Per quanto l'ipad sia comodo da portare in giro, se vado in un posto dove so di dover aspettare del tempo è molto probabile che io porti con me un libro. Soprattutto a Napoli, dove di Ipad ce ne sono ancora pochi, e non ne vedi nei pullman o in metropolitana, e hai sempre paura che a qualcuno possa saltare in testa l'idea che sia qualcosa di più prezioso e costoso di quanto sia in realtà.

Mi capita spesso di portare un libro anche allo stadio, anzi, soprattutto allo stadio, perchè è lì che il tempo da dover impegnare - spesso più di due ore - diventa più lungo e insostenibile. E non ho problemi a portare con me libri allo stadio, o in qualsiasi altro posto in cui la lettura di un testo che non sia la gazzetta possa sembrare sconveniente, perchè solitamente a nessuno frega in che modo passi il tempo o, se frega a qualcuno, può capitare di trovarsi in conversazioni interessanti (una volta sulla spiaggia di Miseno un ragazzo che non aveva mai letto un libro in vita sua - o almeno così mi ha detto - ha voluto sapere di cosa trattasse "Gioco all'alba" di Schnitzler che stavo appunto leggendo).

Il dato più interessante della faccenda però non è tanto il rapporto dei tifosi con la lettura o con la lettura di terzi, ma il rapporto che hanno le forze dell'ordine addette ai controlli all'ingresso dello stadio con l'"oggetto" libro. Chi mi conosce sa quanto io sia lontano dalla violenza. Avrò qualcosa però che attira sempre l'attenzione degli addetti ai controlli. In areoporto ad esempio non c'è volta che non mi controllino per bene - e quando dico per bene dico proprio per bene - il bagaglio a mano e tutto quello che c'e dentro.

Anche allo stadio devono sempre vedere che cosa ho nelle tasche o nella borsa. Ma appena notano il libro mi lasciano andare con un gesto della mano, come a dire - aaaaaaaaaaah ma vabbè potevi dirlo prima che avevi un libro, ti facevamo entrare negli spogliatoi dei giocatori -. Come se un libro fosse la prova della mia bontà e di tutte una serie di qualità positive. Insomma, quando porto un libro allo stadio sono considerato un tifoso inoffensivo.

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