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sabato 2 febbraio 2013

Elezioni pt2

Ad un certo punto dal mio barbiere entra un cliente.
Sta accompagnando il nipote, è un tipo simpatico, altissimo, bella presenza, in carne.

Mentre il barbiere cerca di risolvere il mio solito problema dei capelli folti, il tizio in questione si lancia in una discussione sulle elezioni:

- Tu da barbiere - dice - dovresti fare una ricerca statistica. Voglio proprio sapere chi voterà per Monti.

A dire il vero, visto come sta andando il campionato, dal mio barbiere nessuno ha voglia di parlare di politica. Ma lui continua.

- Sono proprio curioso di sapere chi lo voterà. Tasse, tasse, tasse. Tu chi voti?

E quando il mio barbiere gli fa capire che non voterà Monti, ma nemmeno Berlusconi la sua reazione è questa:

- Ma la volete finire? Voi siete degli imprenditori, dovete votare per l'unico vero imprenditore. Ancora non la volete finire con questa storia degli imprenditori che votano a sinistra?

giovedì 31 gennaio 2013

Alice Pasquini

Ho scritto un post su "Uomini e Città" su Alice Pasquini, che mi ha spiegato un po' cosa voglia dire per lei dipingere sulle città. È proprio quello che fa, del resto.

Se volete leggerlo andate qui.

Questo post è una piccola review dei video che la mostrano all'opera che mi piacciono di più.









domenica 27 gennaio 2013

Elezioni pt1

Come tutti gli eventi vissuti tra il fastidio e l'attesa (mondiali ed europei di calcio, Sanremo, il nuovo programma di Fazio e Saviano - o Santoro) le elezioni politiche incentivano la discussione popolare.

A Napoli succede spesso a dire la verità, che le persone si mettano a discutere in metro. Nei pullman, invece, credo che ci sia un livello di fastidio così alto da inibire la conversazione.

Comunque, qualche giorno fa, tornavo a casa in metro dal centro. Ora di pranzo, più o meno.
Entro nel vagone della metro e mi siedo.
È in corso, tra il giovane seduto di fronte a me, un signore di mezza età seduto alla sua destra dall'altro lato del vagone, il signore seduto alla mia destra e la signora al posto finestrino seduta di fronte al primo signore menzionato, una conversazione sulle elezioni.

Prendo posto nel momento esatto in cui la conversazione è in pausa. Ma al passaggio di un venditore ambulante - uno di quelli che vende i calzini - il giovane seduto di fronte a me si attiva, come rianimato. Il suo discorso è più o meno questo:

- Che poi (è un vero peccato aver perso tutta la prima parte della discussione ndr) vedo tanti ragazzi anche della mia età, 28, 29, 30 anni che non riescono a trovare lavoro. È pure un fatto personale però. Vedete questo che è passato? Se io ho un'attività e lo chiamo a lavorare, magari ho un ristorante e gli do un lavoro, certo a lavare i piatti perché non è che posso metterlo a fare il responsabile di sala, ecco, sono sicuro che questo qui mi direbbe di no. Non c'è voglia di lavorare, non c'è voglia.

E l'altro signore ad annuire.

- Ma chi votare - interviene la signora - chi votare, poi? Certo che Monti sembra più serio di Berlusconi.

E di nuovo il giovanotto, il cui sguardo nella mia direzione si fa più insistente. Come a chiedermi di intervenire.

- Signora, io Berlusconi non lo voterò questa volta - dice agitando il cellulare - ma dobbiamo dirla una cosa, Berlusconi, contestabile o no, dà lavoro a 60'000 persone. Oggi, chi deve votare un imprenditore? Che non ha neppure più senso parlare di destra o sinistra ormai, fascisti, comunisti, oggi ho sentito di infiltrazioni fasciste tra gli studenti, ma noi davvero stiamo facendo?

- Ci vogliono lo bombe - sbotta il signore più anziano.

"le bombe" risveglia anche il signore alla mia destra che appoggia caldamente con un «Si! Si».

E così il quadro delle proposte italiane si chiude.

venerdì 18 gennaio 2013

Tutto quello che penso

Tutto quello che penso - o quasi - sull'open source lo potete trovare in questo fantastico e stimolante Ted Talk.



giovedì 10 gennaio 2013

Che nome, Tatus

La mia amica Maria Betteghella ha girato un documentario su Tatus, una comunità in Brasile.

Ho scritto due paroline qui.