D'accordo sull'ennesimo, ingiusto colpo di scure by Mucciante, ma non avevi notato un certo scadimento sia della qualità dei servizi - a fronte di ottime scelte musicali - che del tono della conduzione - troppo influenzata dalla "dimensione privata" dei due - da quando era andato via Matteo Bordone?
(penso soprattutto ai libri/dischi/games presentati e alle interviste proposte, non ascrivibili ad alcuna sottocultura, più o meno pop che fosse)
Credo che la conduzione di Bordone fosse più attenta. E questo dipende esclusivamente dalla preparazione, forse più "importante" di quest'ultimo.
Riguardo Costantino della Gherardesca, ad esempio, alle volte non posso proprio essere d'accordo con lui. Ma rappresenta, al di là della qualità del contributo che ha dato al programma, una voce provocatoria e mai scontata. Penso alla complessità del suo rapporto con la fama e la notorietà, o al rapporto con la stessa omosessualità. Voci del genere fanno bene, secondo me, al di là di ciò che dicono. Sarebbe diverso se il panorama culturale italiano fosse almeno accettabile, si potrebbe a quel punto anche discutere sul valore di determinate provocazioni.
Nel complesso sono d'accordo con il tuo pensiero. C'è meno qualità.
D'accordo sull'ennesimo, ingiusto colpo di scure by Mucciante, ma non avevi notato un certo scadimento sia della qualità dei servizi - a fronte di ottime scelte musicali - che del tono della conduzione - troppo influenzata dalla "dimensione privata" dei due - da quando era andato via Matteo Bordone?
RispondiElimina(penso soprattutto ai libri/dischi/games presentati e alle interviste proposte, non ascrivibili ad alcuna sottocultura, più o meno pop che fosse)
Credo che la conduzione di Bordone fosse più attenta. E questo dipende esclusivamente dalla preparazione, forse più "importante" di quest'ultimo.
RispondiEliminaRiguardo Costantino della Gherardesca, ad esempio, alle volte non posso proprio essere d'accordo con lui. Ma rappresenta, al di là della qualità del contributo che ha dato al programma, una voce provocatoria e mai scontata. Penso alla complessità del suo rapporto con la fama e la notorietà, o al rapporto con la stessa omosessualità. Voci del genere fanno bene, secondo me, al di là di ciò che dicono.
Sarebbe diverso se il panorama culturale italiano fosse almeno accettabile, si potrebbe a quel punto anche discutere sul valore di determinate provocazioni.
Nel complesso sono d'accordo con il tuo pensiero. C'è meno qualità.