"Noi tradiamo per essere fedeli. Il tradimento è come l'immaginazione quando la realtà non ci soddisfa." L'aveva scritto. Il tradimento è speranza e compenso. E' la costruzione di una terra migliore. Il tradimento è amore. E' un tributo alle nostre vite che non abbiamo vissuto.
John le Carré - La spia perfetta, Mondadori
ATTENZIONE
QUESTO BLOG È UN ARCHIVIO CHE RACCOGLIE I POST ANTERIORI AL 2014. IL NUOVO BLOG LO TROVATE QUI.
giovedì 26 febbraio 2009
domenica 22 febbraio 2009
Perchè Sanremo è Sanremo
Sinceramente non sono sconvolto dalla vittoria di Marco Carta.
Ciò che mi stupisce davvero è che ci si stupisca di questo.
E mi stupisce anche, fatto a mio avviso più importante, che Marco Carta venga fuori da un programma di Maria De Filippi. E mi stupisce che Maria de Filippi fosse ospite a Sanremo. Ma poi ospite perchè? Cos'è Maria De Filippi?
Qualcuno potrebbe chiedere: - Ma non è proprio Maria De Filippi a lanciare nuovi talenti? - E a quel punto la mia risposta sarebbe esattamente questa: - Non credo sia giusto che la televisione fine a se stessa possa lanciare nuovi talenti -.
Non è certo una novità, in questi programmi non è la televisione che serve la musica, ma il contrario. Prima la tv gli ascolti, poi musica e canzoni. Perchè invitare qualcuno che davvero abbia a che fare con la musica quando si può invitare una conduttrice/autrice televisiva? Ci si può davvero dare la zappa sui piedi da soli invitando qualcuno che con la musica abbia davvero a che fare?
Ma è chiaro, dobbiamo evitare le critiche. Perchè non c'è solo il male. Perchè la canzone di Arisa è veramente carina. Perchè lei ha il look che ci intenerisce ed è veramente brava. Mi chiedo se non sia il solito atteggiamento politico del dare tutto a tutti. Vince Marco Carta è vero, ma a chi piacciono gli outsider regaliamo Arisa. E poi come non fare contenti i seguaci del rock all'italiana. Come non accontentare il fan degli Afterhours che davanti alla tv può finalmente dire: Almeno il premio della critica, che si capisca che la musica in italia non è solo quella.
Non sono contro il Festival di Sanremo, anzi.
Ma mi piacerebbe che venisse letto un comunicato all'inizio di ogni edizione:
Che vi piaccia o no questo è solo un gioco.
Ciò che mi stupisce davvero è che ci si stupisca di questo.
E mi stupisce anche, fatto a mio avviso più importante, che Marco Carta venga fuori da un programma di Maria De Filippi. E mi stupisce che Maria de Filippi fosse ospite a Sanremo. Ma poi ospite perchè? Cos'è Maria De Filippi?
Qualcuno potrebbe chiedere: - Ma non è proprio Maria De Filippi a lanciare nuovi talenti? - E a quel punto la mia risposta sarebbe esattamente questa: - Non credo sia giusto che la televisione fine a se stessa possa lanciare nuovi talenti -.
Non è certo una novità, in questi programmi non è la televisione che serve la musica, ma il contrario. Prima la tv gli ascolti, poi musica e canzoni. Perchè invitare qualcuno che davvero abbia a che fare con la musica quando si può invitare una conduttrice/autrice televisiva? Ci si può davvero dare la zappa sui piedi da soli invitando qualcuno che con la musica abbia davvero a che fare?
Ma è chiaro, dobbiamo evitare le critiche. Perchè non c'è solo il male. Perchè la canzone di Arisa è veramente carina. Perchè lei ha il look che ci intenerisce ed è veramente brava. Mi chiedo se non sia il solito atteggiamento politico del dare tutto a tutti. Vince Marco Carta è vero, ma a chi piacciono gli outsider regaliamo Arisa. E poi come non fare contenti i seguaci del rock all'italiana. Come non accontentare il fan degli Afterhours che davanti alla tv può finalmente dire: Almeno il premio della critica, che si capisca che la musica in italia non è solo quella.
Non sono contro il Festival di Sanremo, anzi.
Ma mi piacerebbe che venisse letto un comunicato all'inizio di ogni edizione:
Che vi piaccia o no questo è solo un gioco.
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venerdì 20 febbraio 2009
Istanbul
Allora si parte.
Viaggio fissato tra il 22 marzo ed il 28, meta Istanbul.
Compagni di viaggio, ancora una volta, Luca ed i nostri meravigliosi zaini da 20 kg.
Ovviamente è scattata la composizione di una piccola lista di libri, per entrare nella città con lo spirito e l'animo adatto.
Oltre al già citato Istanbul di Pamuk, mi sono procurato (ancora una volta grazie al mio attento padre) un libro intitolato Costantinopoli. L'autore (incredibile!) è Edmondo De Amicis, per i profani l'autore del libro Cuore. Questo libro è stato definito dallo stesso Pamuk in questo modo:
"Il miglior libro scritto su Istanbul è di un autore italiano per ragazzi, Edmondo De Amicis".
Seguiranno aggiornamenti.
Viaggio fissato tra il 22 marzo ed il 28, meta Istanbul.
Compagni di viaggio, ancora una volta, Luca ed i nostri meravigliosi zaini da 20 kg.
Ovviamente è scattata la composizione di una piccola lista di libri, per entrare nella città con lo spirito e l'animo adatto.
Oltre al già citato Istanbul di Pamuk, mi sono procurato (ancora una volta grazie al mio attento padre) un libro intitolato Costantinopoli. L'autore (incredibile!) è Edmondo De Amicis, per i profani l'autore del libro Cuore. Questo libro è stato definito dallo stesso Pamuk in questo modo:
"Il miglior libro scritto su Istanbul è di un autore italiano per ragazzi, Edmondo De Amicis".
Seguiranno aggiornamenti.
-.-.-.-.-
Edmondo De Amicis - Costantinopoli, Einaudi
giovedì 19 febbraio 2009
Tempo bastante
Ieri sera ho visto Il curioso caso di Benjamin Button. Per un sentimentale come me è un film ottimo per scervellarsi su questioni come tempo, amore, crescita. Ricordo ancora con emozione la prima volta che ho visto Blade Runner, e ricordo il pugno bianco di Rutger Hauer che si chiudeva, mentre riecheggiava la sua domanda/affermazione "tempo bastante".
Non che tutto il film possa essere ricondotto solo a questo, è chiaro. Per quanto riguarda me, credo che il tempo debba prendersi una breve vacanza, prima di ritornare a mordere caviglie in giro.
Pazienza, insomma.
"Uno può arrabbiarsi imprecare bestemmiare ma quando arriva la tua ora non puoi fare altro che mollare e lasciare andare".
Mi piace credere che la "tua ora" sia in realtà un qualsiasi momento importante, un attimo fondamentale.
Non che tutto il film possa essere ricondotto solo a questo, è chiaro. Per quanto riguarda me, credo che il tempo debba prendersi una breve vacanza, prima di ritornare a mordere caviglie in giro.
Pazienza, insomma.
"Uno può arrabbiarsi imprecare bestemmiare ma quando arriva la tua ora non puoi fare altro che mollare e lasciare andare".
Mi piace credere che la "tua ora" sia in realtà un qualsiasi momento importante, un attimo fondamentale.
-.-.-.-.-.-
Il curioso caso di Benjamin Button - David Fincher (tratto dal libro di Fitzgerald), con Brad Pitt e Cate Blanchett
mercoledì 18 febbraio 2009
Elias Alder
"Ora, nella lingua della musica esiste un fenomeno a tutt'oggi poco studiato: tra gli infiniti accordi possibili si dànno alcune costellazioni particolari, il cui suono scatena nell'ascoltatore qualcosa che in sostanza non ha più nulla a che fare con la musica."
"No, non piangeremo la morte di quest'uomo. Pensiamo invece con tristezza al suo genio e al suo amore impossibile. E ci torna assillante il pensiero: Quanti uomini eccelsi il mondo avrà perduto solo perchè non fu loro concessa una vita più serena, un più giusto equilibrio di pena e felicità."
La seconda, a suo modo, è una grande verità.
"No, non piangeremo la morte di quest'uomo. Pensiamo invece con tristezza al suo genio e al suo amore impossibile. E ci torna assillante il pensiero: Quanti uomini eccelsi il mondo avrà perduto solo perchè non fu loro concessa una vita più serena, un più giusto equilibrio di pena e felicità."
La seconda, a suo modo, è una grande verità.
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Le voci del mondo - Robert Schneider, Einaudi
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Mentre la macchinetta del caffè è sul fuoco...
Ieri sera al Bluestone bel concerto del duo Petra Magoni / Ferruccio Spinetti.
E' stata un'avventura trovare posto e biglietti, ma grazie alla fiducia e all'ottimismo abbiamo evitato un buco nell'acqua. Serata culminata con una foto che ritrae me e Roberta Russo abbracciati ai protagonisti della serata.
Non poteva mancare, ovviamente, il pezzo su Nova. Lo trovate qui.
Per quanto riguarda i cd ed i dvd del duo, ve li consiglio tutti.
Questo è il loro sito ufficiale: Musica Nuda.
E' stata un'avventura trovare posto e biglietti, ma grazie alla fiducia e all'ottimismo abbiamo evitato un buco nell'acqua. Serata culminata con una foto che ritrae me e Roberta Russo abbracciati ai protagonisti della serata.
Non poteva mancare, ovviamente, il pezzo su Nova. Lo trovate qui.
Per quanto riguarda i cd ed i dvd del duo, ve li consiglio tutti.
Questo è il loro sito ufficiale: Musica Nuda.
-.-.-.-.-
Musica Nuda (2004)
Musica Nuda - Live in Paris (2005)
Musica Nuda 2 (2006)
Quam Dilecta (2006)
Musica Nuda - Live a Fip (2007)
Musica Nuda - 55/21 (2008)
Musica Nuda - Live in Paris (2005)
Musica Nuda 2 (2006)
Quam Dilecta (2006)
Musica Nuda - Live a Fip (2007)
Musica Nuda - 55/21 (2008)
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martedì 17 febbraio 2009
Consigli di prima mattina, in inverno.
Se avete letto la premessa pubblicata ieri sapete già a cosa andate incontro.
Vi consiglio qualche pezzo da ascoltare in queste mattine piene di freddo. Da ascoltare ovviamente non con orecchio da critico, ma con il cuore che ha bisogno di caldo. (questa è bella no?)
Morgan - Altrove, Canzoni dell'appartamento. Il caro giurato di X Factor non ha mai scritto niente di più bello. Un pezzo che salva la vita, quando si tratta di dover tirare dritto ed andare avanti.
Pierangelo Bertoli - A muso duro, A muso duro. Questa è l'inno di chi ama le parole e vuole, per sempre, dire la propria.
Nonostante le critiche penso che Carla Bruni abbia un suo stile niente male. Ed in una mattina come questa, che sia una first lady o meno, mi aiuta a combattere il freddo.
Carla Bruni - No promises
E siamo intorno ai 10 gradi eh...
Vi consiglio qualche pezzo da ascoltare in queste mattine piene di freddo. Da ascoltare ovviamente non con orecchio da critico, ma con il cuore che ha bisogno di caldo. (questa è bella no?)
Morgan - Altrove, Canzoni dell'appartamento. Il caro giurato di X Factor non ha mai scritto niente di più bello. Un pezzo che salva la vita, quando si tratta di dover tirare dritto ed andare avanti.
Pierangelo Bertoli - A muso duro, A muso duro. Questa è l'inno di chi ama le parole e vuole, per sempre, dire la propria.
Nonostante le critiche penso che Carla Bruni abbia un suo stile niente male. Ed in una mattina come questa, che sia una first lady o meno, mi aiuta a combattere il freddo.
Carla Bruni - No promises
E siamo intorno ai 10 gradi eh...
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lunedì 16 febbraio 2009
Qualche disco
La prima parte di questo intervento è una piccola premessa. Sono una persona onesta, ed è importante che voi sappiate alcune cose prima di accettare un mio consiglio su cd, canzoni e musica da ascoltare.
Nonostante gli studi e tutti questi anni passati ad ascoltare (e perchè no suonare) buona musica, chi mi conosce bene sa della mia passione per le composizioni semplici, pop, alle volte addirittura da top ten.
Ho a che fare quasi tutti i giorni con persone che non apprezzano questa mia sincerità di gusto e che non sopportano l'idea che everything di Michael Bublè possa davvero piacermi.
Il punto è che davvero mi piace.
Perchè una bella canzone d'amore pura e semplice non può fare altro che rendere felice la mia giornata. Come quando al ritorno dall'università, dopo aver sostenuto un esame, in macchina con Federica cantiamo a squarciagola Vasco Rossi (quello che aveva ancora la voce flebile e non si capisce in quale anno abbia prodotto quel determinato cd) e addirittura, pressati nel traffico che in tutti i modi cerca di farci perdere la ragione, imitiamo Mina e Andrea Mingardi.
Non c'è nulla da fare. Posso ascoltare tutta la giornata Bottesini, Dragonetti, Chet Baker e i Pink Floyd. Ma poi il pezzo pop devo farlo partire per forza.
E la morale qual è? E' che poi gli amici, se sono davvero amici, ti accettano per come sei. Ed uno di loro ti regala un cd di gran classe: Doctor 3 - The songs remain the same, un cd che può solo farmi impazzire dato che parliamo di pezzi semplici e meravigliosi suonati da dio. Ed un altro invece, ascoltando proprio Everything di Michael Bublé ti dice: - Non è disgustoso, è molto carino. - Pausa - Premesso che il pop e la "musica leggera" servono a perpetuare le differenze di classe sedando le coscienze con la ripetizione insistita di motivi orecchiabili -.
Insomma, gli amici veri ti vengono sempre incontro.
Avevo promesso a me stesso di non pubblicare interventi "personali", ma questa volta ci voleva proprio. Prima di scrivere di qualche cd ascoltato in questa giornata invernale, ci tenevo a dare un nome ai due amici sopra citati. Il cd mi è stato regalato da Paolo. La frase invece è di Roberto che parafrasa Theodor Adorno.
Nonostante gli studi e tutti questi anni passati ad ascoltare (e perchè no suonare) buona musica, chi mi conosce bene sa della mia passione per le composizioni semplici, pop, alle volte addirittura da top ten.
Ho a che fare quasi tutti i giorni con persone che non apprezzano questa mia sincerità di gusto e che non sopportano l'idea che everything di Michael Bublè possa davvero piacermi.
Il punto è che davvero mi piace.
Perchè una bella canzone d'amore pura e semplice non può fare altro che rendere felice la mia giornata. Come quando al ritorno dall'università, dopo aver sostenuto un esame, in macchina con Federica cantiamo a squarciagola Vasco Rossi (quello che aveva ancora la voce flebile e non si capisce in quale anno abbia prodotto quel determinato cd) e addirittura, pressati nel traffico che in tutti i modi cerca di farci perdere la ragione, imitiamo Mina e Andrea Mingardi.
Non c'è nulla da fare. Posso ascoltare tutta la giornata Bottesini, Dragonetti, Chet Baker e i Pink Floyd. Ma poi il pezzo pop devo farlo partire per forza.
E la morale qual è? E' che poi gli amici, se sono davvero amici, ti accettano per come sei. Ed uno di loro ti regala un cd di gran classe: Doctor 3 - The songs remain the same, un cd che può solo farmi impazzire dato che parliamo di pezzi semplici e meravigliosi suonati da dio. Ed un altro invece, ascoltando proprio Everything di Michael Bublé ti dice: - Non è disgustoso, è molto carino. - Pausa - Premesso che il pop e la "musica leggera" servono a perpetuare le differenze di classe sedando le coscienze con la ripetizione insistita di motivi orecchiabili -.
Insomma, gli amici veri ti vengono sempre incontro.
Avevo promesso a me stesso di non pubblicare interventi "personali", ma questa volta ci voleva proprio. Prima di scrivere di qualche cd ascoltato in questa giornata invernale, ci tenevo a dare un nome ai due amici sopra citati. Il cd mi è stato regalato da Paolo. La frase invece è di Roberto che parafrasa Theodor Adorno.
-.-.-.-
La seconda parte riguarda i due cd che ho ascoltato oggi e che vi consiglio vivamente.
uff, che faticaccia.
Doctor 3 - The songs remain the same. Belle canzoni pop-rock, alcune delle quali veri pezzi di storia, suonate con stile e nessun intento virtuosistico. Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra sanno perfettamente cosa fare per divertire, tranquillizzare ed eccitare le orecchie umane. E' anche un ottimo cd, uno stile in realtà, che può facilmente far avvicinare orecchie non abituate al Jazz, in alcuni momenti preso un po' alla larga.
Bruce Springsteen - Nebraska. Criticato forse per l'atmosfera un po' cupa, resta un grande disco "invernale". Non credo sia triste, forse solo malinconico. Nel complesso speranzoso. Tra i dischi di Springsteen (incredibile!) è quello che mi piace di più. E vi assicuro che sto facendo grandi scorpacciate in vista del concerto all'Olimpico il 19 Luglio.
Bruce Springsteen - Nebraska. Criticato forse per l'atmosfera un po' cupa, resta un grande disco "invernale". Non credo sia triste, forse solo malinconico. Nel complesso speranzoso. Tra i dischi di Springsteen (incredibile!) è quello che mi piace di più. E vi assicuro che sto facendo grandi scorpacciate in vista del concerto all'Olimpico il 19 Luglio.
uff, che faticaccia.
domenica 15 febbraio 2009
Ciao Ciao Lisbeth
Ottobre '08, prima di visitare la meravigliosa Stoccolma, il mio sempre pronto papà mi porta a casa Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Avevo letto sul Venerdì di Repubblica di questo autore divenuto celebre per i suoi romanzi e morto prematuramente nel 2004.
Inizia la passione per la saga Millennium, per i suoi personaggi, per le sue storie. Il dato più sconvolgente è che chiunque legga questi libri ne resta incredibilmente affascinato. Addirittura mia madre, che nutre una profonda insofferenza per romanzi contemporanei, ha letteralmente divorato i primi due volumi. Il dato più triste invece, almeno personalmente, è che non ci saranno altri suoi libri. Si parla di un quarto volume, un mistero che addirittura viene trattato in un libro di Guillaume Lebeau. Il quinto di una serie (Larsson terminato il terzo episodio avrebbe iniziato la stesura del quinto) di dieci libri, questo era il progetto di Larsson. L'autore ha ricostruito un mondo con personaggi reali che predono vita parola dopo parola. E questa frase, che è la più banale delle banalità, è l'unico modo per spiegare l'abilità di questo scrittore. Tra i tre romanzi quello che preferisco è La ragazza che giocava con il fuoco, perchè ho un debole per Lisbeth Salander, che come una donna amata faticherò a cancellare. Mi dispiace insomma, non averla più tra i piedi mentre viaggio in metropolitana o mentre faccio le ore piccole aspettando di prender sonno.
Sono contento che il film di prossima uscita avrà taglio "europeo". Ogni settimana trapelano notizie e vengono pubblicati link ai nuovi trailer. Ho visto le foto degli attori e devo dire di esserne rimasto piacevolemente colpito: Sono esattamente come li avevo immaginati.
Aspettiamo il film, insomma, per quanto sia chiaramente un piccolo conforto.
Inizia la passione per la saga Millennium, per i suoi personaggi, per le sue storie. Il dato più sconvolgente è che chiunque legga questi libri ne resta incredibilmente affascinato. Addirittura mia madre, che nutre una profonda insofferenza per romanzi contemporanei, ha letteralmente divorato i primi due volumi. Il dato più triste invece, almeno personalmente, è che non ci saranno altri suoi libri. Si parla di un quarto volume, un mistero che addirittura viene trattato in un libro di Guillaume Lebeau. Il quinto di una serie (Larsson terminato il terzo episodio avrebbe iniziato la stesura del quinto) di dieci libri, questo era il progetto di Larsson. L'autore ha ricostruito un mondo con personaggi reali che predono vita parola dopo parola. E questa frase, che è la più banale delle banalità, è l'unico modo per spiegare l'abilità di questo scrittore. Tra i tre romanzi quello che preferisco è La ragazza che giocava con il fuoco, perchè ho un debole per Lisbeth Salander, che come una donna amata faticherò a cancellare. Mi dispiace insomma, non averla più tra i piedi mentre viaggio in metropolitana o mentre faccio le ore piccole aspettando di prender sonno.
Sono contento che il film di prossima uscita avrà taglio "europeo". Ogni settimana trapelano notizie e vengono pubblicati link ai nuovi trailer. Ho visto le foto degli attori e devo dire di esserne rimasto piacevolemente colpito: Sono esattamente come li avevo immaginati.
Aspettiamo il film, insomma, per quanto sia chiaramente un piccolo conforto.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Uomini che odiano le donne - Stieg Larsson, Marsilio
La ragazza che giocava con il fuoco - Stieg Larsson, Marsilio
La regina dei castelli di carta - Stieg Larsson, Marsilio
Le Mystère du Quatrième Manuscrit: enquête au coeur de la série Millénium - GuillaumeLebeau, Les editions du Toucan
La ragazza che giocava con il fuoco - Stieg Larsson, Marsilio
La regina dei castelli di carta - Stieg Larsson, Marsilio
Le Mystère du Quatrième Manuscrit: enquête au coeur de la série Millénium - GuillaumeLebeau, Les editions du Toucan
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sabato 14 febbraio 2009
Novità, Novità, Novità.
Molto bene.
Tra il tentativo e l'altro di terminare finalmente gli esami di Linguistica, e di superare senza perdere la ragione i terribili Lunedì in conservatorio, compro libri, ascolto musica e scrivo qualcosina.
Qui trovate il link all'ultimo "pezzo" su NovaLab, tema l'ultimo libro di De Luca già trattato in queste pagine.
(Sarà un po' ripetitivo, ma mi piaceva ribadire alcuni concetti).
Ovviamente, perdonatami un po' di fanatismo degno della miglior teenager:
Tra il tentativo e l'altro di terminare finalmente gli esami di Linguistica, e di superare senza perdere la ragione i terribili Lunedì in conservatorio, compro libri, ascolto musica e scrivo qualcosina.
Qui trovate il link all'ultimo "pezzo" su NovaLab, tema l'ultimo libro di De Luca già trattato in queste pagine.
(Sarà un po' ripetitivo, ma mi piaceva ribadire alcuni concetti).
Ovviamente, perdonatami un po' di fanatismo degno della miglior teenager:
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mercoledì 11 febbraio 2009
Attese
Che si viva nel tempo dell'attesa, ormai, è convinzione certa. Attendiamo, chissà cosa o chissà.
Nelle parole di una bellissima canzone di Pierangelo Bertoli trovo però la risposta. Attendere si può, ma prima o poi ci si rimette in viaggio. L'attesa quindi non è tale senza lo scatenarsi dell'azione. Chiunque troverà un po' della sua azione futura in queste parole piene di poesia.
"Sandro, quando finirà la nostra attesa?
Quando, chetato il mare,
senza più una parola,
le spalle curve andremo in cerca della luna. "
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Sera di Gallipoli - Pierangelo Bertoli, Eppure Soffia (1976)
Nelle parole di una bellissima canzone di Pierangelo Bertoli trovo però la risposta. Attendere si può, ma prima o poi ci si rimette in viaggio. L'attesa quindi non è tale senza lo scatenarsi dell'azione. Chiunque troverà un po' della sua azione futura in queste parole piene di poesia.
"Sandro, quando finirà la nostra attesa?
Quando, chetato il mare,
senza più una parola,
le spalle curve andremo in cerca della luna. "
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Sera di Gallipoli - Pierangelo Bertoli, Eppure Soffia (1976)
domenica 8 febbraio 2009
Napoli, Calcio e Noi.
Prima di tutto:
Il piccolo saggio umoristico di Maurizio de Giovanni Juve - Napoli 1 - 3 mi ha fatto ridere davvero tanto. Perchè per quanto lo sport sia bello tutto (o quasi) c'è qualcosa che unisce i tifosi delle squadre calcistiche che va al di là della passione per "il pallone", e rende questo sport, nel complesso, il più bello del mondo. Se poi parliamo del tifo napoletano, ovviamente, parliamo di un caso particolare. Il calcio ed il tifo come malattia, i personaggi al limite dell'assurdo descritti con particolare ironia. E la capacità di mostrare e far capire come il tifo azzurro possa trasformare le persone, o meglio, possa mettere tutti sullo stesso piano. Qualsiasi ruolo tu possa ricoprire nella società, il tifo ti rende pari agli altri.
"Ho quasi cinquant'anni, due splendidi figli e una dolcissima compagna. Ho un lavoro e un gratificante hobby, mi piace scrivere. Ho avuto tante soddisfazioni, in questi vent'anni. Ma mentre scrivo, qui, stasera, e cerco di raccontarvi cosa fu quell'attimo, ancora tremo e ho la pelle d'oca."
Picola anticipazione:
Mentre aspetto di finire i due libri che sto leggendo (aimè La regina dei castelli di carta non ho il tempo materiale per leggerlo) ho leggiucchiato le prime pagine di Istanbul. Proprio il giorno in cui ho ascoltato le parole di Riccardo Muti e di Napolitano su Napoli, ho letto anche questa breve frase:
"Questo mio legame con Istanbul significa che il destino di una città può diventare il carattere di una persona."
Si, si, è proprio così.
Il piccolo saggio umoristico di Maurizio de Giovanni Juve - Napoli 1 - 3 mi ha fatto ridere davvero tanto. Perchè per quanto lo sport sia bello tutto (o quasi) c'è qualcosa che unisce i tifosi delle squadre calcistiche che va al di là della passione per "il pallone", e rende questo sport, nel complesso, il più bello del mondo. Se poi parliamo del tifo napoletano, ovviamente, parliamo di un caso particolare. Il calcio ed il tifo come malattia, i personaggi al limite dell'assurdo descritti con particolare ironia. E la capacità di mostrare e far capire come il tifo azzurro possa trasformare le persone, o meglio, possa mettere tutti sullo stesso piano. Qualsiasi ruolo tu possa ricoprire nella società, il tifo ti rende pari agli altri.
"Ho quasi cinquant'anni, due splendidi figli e una dolcissima compagna. Ho un lavoro e un gratificante hobby, mi piace scrivere. Ho avuto tante soddisfazioni, in questi vent'anni. Ma mentre scrivo, qui, stasera, e cerco di raccontarvi cosa fu quell'attimo, ancora tremo e ho la pelle d'oca."
Picola anticipazione:
Mentre aspetto di finire i due libri che sto leggendo (aimè La regina dei castelli di carta non ho il tempo materiale per leggerlo) ho leggiucchiato le prime pagine di Istanbul. Proprio il giorno in cui ho ascoltato le parole di Riccardo Muti e di Napolitano su Napoli, ho letto anche questa breve frase:
"Questo mio legame con Istanbul significa che il destino di una città può diventare il carattere di una persona."
Si, si, è proprio così.
sabato 7 febbraio 2009
Novità, Novità, Novità.
Una bella mattinata emozionante, in un teatro San Carlo meraviglioso e completamente ristrutturato. Napolitano e Napoli, Muti e Napoli.
Qui trovate il pezzo pubblicato su NovaLab...
Nuovi libri e libricini che entrano nella pila d'attesa. Orhan Pamuk - Istanbul, Einaudi e Maurizio de Giovanni / Juve -Napoli 1 - 3, Edizioni Cento Autori.
Tra tante cose da fare spero di poterli iniziare a leggere il prima possibile...
Soprattutto Istanbul, data l'ammirazione che provo per Pamuk e per il suo lavoro di inestimabile valore.
...E la città turca sembra una meta sempre più vicina...
Qui trovate il pezzo pubblicato su NovaLab...
Nuovi libri e libricini che entrano nella pila d'attesa. Orhan Pamuk - Istanbul, Einaudi e Maurizio de Giovanni / Juve -Napoli 1 - 3, Edizioni Cento Autori.
Tra tante cose da fare spero di poterli iniziare a leggere il prima possibile...
Soprattutto Istanbul, data l'ammirazione che provo per Pamuk e per il suo lavoro di inestimabile valore.
...E la città turca sembra una meta sempre più vicina...
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mercoledì 4 febbraio 2009
'ccu tuttu ca fora c'è 'a guerra
Oggi l'ho sentita diverse volte:
Stranizza d'amuri di Franco Battiato, da L'era del cinghiale bianco del '79.
Su Youtube ho trovato una versione della canzone di una cantante che non conoscevo, Rita Botto, che è grande esperta di canzoni in dialetto siciliano. Sono arrivato alla conclusione che questa versione mi piace, e mi piace la leggerezza dell'arrangiamento.
Potete vedere il video qui.
E qui, invece, trovate il piccolo pezzo che ho scritto sulla canzone di Battiato pubblicato NovaLab.
Stranizza d'amuri di Franco Battiato, da L'era del cinghiale bianco del '79.
Su Youtube ho trovato una versione della canzone di una cantante che non conoscevo, Rita Botto, che è grande esperta di canzoni in dialetto siciliano. Sono arrivato alla conclusione che questa versione mi piace, e mi piace la leggerezza dell'arrangiamento.
Potete vedere il video qui.
E qui, invece, trovate il piccolo pezzo che ho scritto sulla canzone di Battiato pubblicato NovaLab.
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domenica 1 febbraio 2009
Il giorno prima della felicità.
Copertina bianca e Romanzo scritto in rosso.
Uno dei miei autori preferiti, che mi ha insegnato a leggere e dato ottimi consigli nello scrivere.
Passato e presente che si intrecciano nella nostra Napoli. La guerra, il sole, le strade, il vento, la sofferenza e l'America. Sia quella del nord che quella del sud.
Diventare grandi è una fatica, nell'accezione napoletana di Lavoro.
Il caffè che mia nonna mi prepara ora che mi considera adulto, e le partite a scopa in cui da bambino mi faceva vincere.
Questo più di altri titoli mi ha fatto venir voglia di mettermi a parlare con i miei nonni, finalmente, di questa Napoli che conosciuta ci alza di qualche centimetro.
"Fatemi prendere sul serio almeno il gioco della scopa, che è una mezz'arte religiosa. Sicuro, religiosa: La carta più importante è il 7, che è il numero della nostra novità di ebrei. Sono stati gli ebrei a inventare la settimana. Prima i calendari andavano a luna e sole. [...] E poi c'è lo spariglio, una variante della presa di carta su carta uguale. Si può prendere la somma di più carte. Questa è un'invenzione che non c'è in natura. [...] E' una lotta tra ordine e caos. Fatemi prendere sul serio il gioco della scopa."
Uno dei miei autori preferiti, che mi ha insegnato a leggere e dato ottimi consigli nello scrivere.
Passato e presente che si intrecciano nella nostra Napoli. La guerra, il sole, le strade, il vento, la sofferenza e l'America. Sia quella del nord che quella del sud.
Diventare grandi è una fatica, nell'accezione napoletana di Lavoro.
Il caffè che mia nonna mi prepara ora che mi considera adulto, e le partite a scopa in cui da bambino mi faceva vincere.
Questo più di altri titoli mi ha fatto venir voglia di mettermi a parlare con i miei nonni, finalmente, di questa Napoli che conosciuta ci alza di qualche centimetro.
"Fatemi prendere sul serio almeno il gioco della scopa, che è una mezz'arte religiosa. Sicuro, religiosa: La carta più importante è il 7, che è il numero della nostra novità di ebrei. Sono stati gli ebrei a inventare la settimana. Prima i calendari andavano a luna e sole. [...] E poi c'è lo spariglio, una variante della presa di carta su carta uguale. Si può prendere la somma di più carte. Questa è un'invenzione che non c'è in natura. [...] E' una lotta tra ordine e caos. Fatemi prendere sul serio il gioco della scopa."
.-.-.-.-.-.-.-.-
Erri De Luca - Il giorno prima della felicità, Feltrinelli
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