Politica, controllo, violenza e Facebook qui, nell'articolo su Repubblica.
Schifani:
"Si leggono dei veri e propri inni all'istigazione alla violenza. Negli anni 70, che pure furono pericolosi, non c'erano questi momenti aggregativi, che ci sono su questi siti. Così si rischia di autoalimentare l'odio che alligna in alcune frange".
Corretta l'analisi su Repubblica. O schifani vuole essere frainteso aggiungendo qualche pure di troppo, o ha effettivamente detto che Facebook è più pericoloso delle associazioni che agivano negli anni 70.
Tra le altre cose per loro il problema è nato adesso, quando gruppi che inneggiano alla violenza (senza considerare quelli addirittura anticostituzionali, razzisti, omofobi) esistono non da quando è nato Facebook, ma da quando sono comparsi in primi forum ed i primi social network.
Maroni:
"Una cosa è certa - ha sottolineato - qualcosa va fatto perchè non si può accettare che si pubblichino istigazioni all'odio violento".
Ma dai, che lasciate ancora Calderoli senza museruola.
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