Sono un testone.
Ma un testone che non ha problemi a ritrattare le sue considerazioni.
Sono qui solo da due giorni, e domani torno a casa, troppo poco il tempo trascorso qui per dare giudizi. Al primo impatto, però, questa città mi appare eccezionale.
Tutto grande, tutto gigantesco, eppure il solito aspetto confusionario delle grandi metropoli qui non si percepisce. Capisco chi ama questa città, e capisco chi decide di rimanerci dopo esserci stato una volta soltanto.
è un'infatuazione che non ha mai fine, Parigi.
RispondiEliminaLe volte che ci sono stato ho avuto sotto gli occhi il posto dove poter realizzare quel tipo di felicità che sembra esistere solo nei libri e in qualche rapido scorcio di vita.
p.s. forse già lo conosci. In ogni caso te lo dico. Appena torni, leggi Festa Mobile di Hemingway. Avrai così una perpetua voglia di ritornare in quei luoghi.
:)
mentre leggevo il tuo diario, nonho potuto fare a meno di approfittarne anche io per scrivere di Parigi. Per cui ti ho citato! :)
RispondiEliminahttp://giodibe.wordpress.com/2009/11/28/appunti-2/