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lunedì 1 giugno 2009

Racconti Musicali

Bellissima raccolta. Ventidue racconti ed una poesia dall'Ottocento ad oggi, che vedono la musica protagonista, simbolo, contorno. Come al solito in queste raccolte ci si trova sempre a fare i conti con scrittori di cui si ignorava l'esistenza. Oltre alle scontate conferme di Gadda ed il suo Teatro, di Capote e del suo Musica per camaleonti, di Haruki, Schnitzler, Cechov e Nabokov, ho scoperto James Baldwin.

Non lo conoscevo, ametto di non averlo mai sentito nemmeno nominare.
Il suo racconto Il blues di sonny ha rinnovato in me lo stupore e lo straniamento che provo leggendo racconti brevi o poco più lunghi. E' affascinante come e quanto si riesca a dire in poche pagine. E' solo questione di talento? Di tecnica?

"Il blues, a dire il vero, non era nulla di nuovo. Erano lui ed i suoi ragazzi a cercare di mantenerne la freschezza, che rischiavano di cadere, distruggersi, impazzire o anche morire per trovare nuovi modi di farcelo ascoltare; perchè anche se il racconto della nostra sofferenza, di come possiamo essere felici e delle nostre possibilità di trionfare non è mai nuovo, è pur sempre necessario ascoltarlo. Non ci sono altre storie da raccontare: è questa l'unica luce che ci è concessa in tanta oscurità."

-.-.-.-.-

Racconti Musicali (Carlo Boccadoro), Einaudi

1 commento:

  1. Tecnica e talento, senza dubbio. Ma saper essere brevi e ricchi di contenuto nello stesso tempo è una virtù.

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