Ieri sera ho mangiato veramente tanto. La cena di laurea più calorica a cui abbia mai partecipato. E sono tornato a casa verso le 4 del mattino.
E quindi stamattina, decisamente appesantito, ero deciso a dormire fino a tardi.
Fatto sta che alle 12 e 20, minuto più minuto meno, squilla il cellulare. Mio padre mi dice che dovrebbero passare quelli del giro a viale Augusto.
Neanche il tempo di tirarmi su e già sento l'elicottero, ed in lontananza le sirene delle macchine battistrada. Mi vesto velocemente, assonnatissimo salto gli scalini a tre a tre. Per qualche istante temo sia troppo tardi, poi sento la gente che urla, e le sirene sempre più vicine. Inizio a corerre, duecento metri e svolto su viale Augusto. Stanno arrivando. Ed io ho l'affanno.
Mi metto tra un padre con bambina in braccio ed un paio di anziani.
L'onda su due ruote travolge la strada, non velocemente, ma decisa. Sfilano compatti, serrati. Dal nostro lato del marciapiede passa Menchov in maglia rosa.
Ho sonno, ho gli occhi ancora chiusi. Ma ho il cellulare già in mano e già lo tengo alto.
Scatto.
E speriamo che Di Luca riesca a volare.
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