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mercoledì 14 settembre 2011

Francesco Bianconi

Chi mi conosce sa quanto mi piacciano le canzoni di Francesco Bianconi, il suo modo di scrivere i testi, anche alcune cose che pensa e che esplicitamente dichiara.

Meno di un mese fa l'abbiamo incontrato per caso ad Otranto. Dopo qualche minuto passato a riflettere su un possibile avvicinamento io e Rossella ci siamo fatti forza e siamo andati a salutarlo, ed ovviamente non abbiamo fatto altro che chiedergli cose terribilmente "estive". 

Ieri sul Corriere c'era un piccolo articoletto su Francesco Bianconi e sulla sua partecipazione al prossimo Festival della filosofia.

La giornalista sul finire dell'intervista gli chiede se dopo aver dedicato un pezzo al tenente Colombo pensa di scrivere qualcosa su qualche altro personaggio. Ha dato una di quelle risposte per cui mi piacerebbe passare un paio d'ore a chiacchierare con lui, di cose che non interessano più a nessuno.


"Si, a Sòcrates, il calciatore brasiliano che ha giocato, anni fa, anche con la Fiorentina. Ho letto di recente che sta molto male e ho ripensato al suo stile, alla sua cultura e alla sua laurea in medicina, al suo essere anticonformista in un mondo, quello del calcio, dominato dai conformismi. Una microfisica dei nuovi eroi, insomma."









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